Crisi, crollano mercato immobiliare e produzione industriale

Economia

Secondo uno studio di Abi e di Agenzia delle entrate, nel 2012 si sono realizzate oltre 150 mila compravendite in meno rispetto all'anno precedente. In calo anche il settore manifatturiero: è il peggior dato tra le grandi economie continentali

Brutte notizie dal mercato immobiliare e dalla produzione industriale. Per quanto riguarda i primi dati, nel 2012 ci sono state oltre 150 mila compravendite in meno rispetto al 2011. Si tratta, secondo il rapporto immobiliare 2013 di Abi e Agenzia delle Entrate, del peggior risultato dal 1985 quando le abitazioni comprate e vendute erano state circa 430 mila.
Brutte notizie anche dalla produzione industriale in Italia: -5,2% a marzo rispetto allo stesso mese del 2012. Per Eurostat è il peggior dato tra le grandi economie continentali. Giù anche Germania (-1,5%) e Francia (-1,6%). Nell'insieme dell' Eurozona il calo è stato dell' 1,7% (-1,1% nella Ue a 27). Forti crescite in Olanda (+11,1%) e paesi baltici.

Immobili, riduzione del 27,5% - Tornando ai dati delle compravendite, nel 2012, come emerge dal rapporto realizzato dall'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia delle Entrate in collaborazione con l'Abi presentato a Roma, si è avuta una riduzione del 27,5% rispetto al 2011 per i volumi di compravendite delle case (a 448.364 numero di transazioni), con un calo inferiore per i capoluoghi (-24,8%), e maggiore nei comuni non capoluogo (-26,1%).

Male il Nord-est - A livello territoriale l'area del Nord-est, dove si realizza il 18,3% del mercato nazionale, è quella che ha subito il calo più elevato delle compravendite nel 2012 rispetto al 2011 (-28,3%).
Sempre lo scorso anno sono state vendute case per un totale di circa 46,4 milioni di metri quadri (-25,4% sul 2011), con una superficie media di circa 104 mq.
Da segnalare è anche la forte diminuzione del valore di scambio complessivo, stimato in circa 75,4 miliardi di euro, quasi 27 in meno del 2011.

Calo del 22,4% nelle principali città - Nelle otto principali città italiane (Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze) il calo delle compravendite è stato del 22,4% con un valore di scambio stimato di circa 19,5 miliardi di euro, ovvero 5,7 in meno rispetto al 2011.
Tiene invece l'indice di accessibilità che misura la possibilità di accesso alle famiglie italiane all'acquisto di una abitazione.
Dopo un anno e mezzo di calo, nel secondo semestre 2012 è migliorato con la quota di famiglie che dispone di un reddito sufficiente a coprire almeno il 30% del costo annuo del mutuo per l'acquisto di una casa di poco superiore al 50% come per il primo semestre 2010 (13 milioni di famiglie circa)

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