Nel 2012 le famiglie si sono impoverite sempre più. Il reddito disponibile è sceso durante lo scorso anno del 2,1%, mentre la propensione al risparmio si è ulteriormente ridotta. La spesa per consumi diminuita del 1,6%
Le famiglie italiane sono sempre più povere. A certificarlo è l'Istat, secondo cui nel 2012 il potere d'acquisto dei consumatori italiani è crollato nel corso del 2012. Rispetto all'anno precedente l'indice si è ridotto del 4,8%, rilevando che nel quarto trimestre dell'anno il calo è stato ancora più accentuato: -5,4% su base annua. A segnare il calo del potere d'acquisto, un indice che misura il reddito in funzione dei prezzi, è stato soprattutto la diminuzione del reddito disponibile delle famiglie consumatrici, diminuito lo scorso anno, in valori correnti, del 2,1%. Anche in questo caso è stato l'ultimo trimestre del 2012, che ha visto un calo del 3,2%.
Un calo del reddito disponibile che si riflette in modo drammatico anche sui consumi. Sempre l'Istat rivela infatti che la spesa per i consumi finali è diminuita nel corso dell'anno dell'1,6%. Una diminuzione però inferiore al calo del reddito disponibile e che quindi va a intaccare la propensione al risparmio degli italiani, che nel 2012 è risultata pari all'8,2%, con una diminuzione dello 0,5% rispetto all'anno precedente.
Un calo del reddito disponibile che si riflette in modo drammatico anche sui consumi. Sempre l'Istat rivela infatti che la spesa per i consumi finali è diminuita nel corso dell'anno dell'1,6%. Una diminuzione però inferiore al calo del reddito disponibile e che quindi va a intaccare la propensione al risparmio degli italiani, che nel 2012 è risultata pari all'8,2%, con una diminuzione dello 0,5% rispetto all'anno precedente.