Uno studio del sindacato rivela: "Il 31,2% delle uscite del bilancio familiare è impiegato per saldare bollette, pagare tasse, mutui". Negli ultimi dieci anni gli affitti sono aumentati del 130%. Crescono anche i pignoramenti: +75% dal 2008 al 2011
Le spese per la casa stanno spingendo molte famiglie italiane verso la povertà. Secondo un rapporto della Cgil il 31,2% delle uscite del bilancio familiare è impiegato per saldare bollette, pagare tasse, mutui o affitti. Ma per oltre tre milioni di famiglie la quota supera il 40%. Secondo l'analisi le spese mensili per il mantenimento di un appartamento in proprietà e in affitto ammontano, in media, rispettivamente a 1.150 euro e a 1.515. Secondo il sindacato, nei prossimi tre anni, "senza disponibilità di abitazioni a prezzi sostenibili e forme di sostegno ai redditi, 300mila famiglie potrebbero perdere la propria casa in proprietà o in affitto, a causa di esecuzioni immobiliari o di sfratti".
Pesa la reintroduzione dell'Imu - Le cifre sono lievitate negli anni "anche a seguito dei continui aumenti delle tariffe e della recente introduzione dell'Imu", spiega la responsabile politiche abitative della Cgil Nazionale, e curatrice dello studio, Laura Mariani, secondo la quale, tali costi "rischiano di lievitare ancora a causa degli aumenti previsti con la nuova Tares e con l'incremento dell'Iva che inciderà sui costi connessi alle spese di manutenzione".
Affitti aumentati del 130% in dieci anni - Negli ultimi dieci anni, spiega il rapporto, "gli affitti sono incrementati del 130% per i contratti rinnovati (per arrivare alla cifra media di 740 euro mensili nel 2012) e del 150% per i nuovi contratti (1.100 euro mensili), mentre i costi degli immobili hanno registrato aumenti del 50% fino a +100% nei grandi centri. "Pur a fronte di una significativa flessione delle compravendite di abitazioni, i prezzi non hanno subito un calo equiparabile", aggiunge la Cgil. Incrementi esponenziali si sono registrati anche per gli sfratti per morosità, aumentati del 100%: secondo lo studio infatti gli alti costi legati alla casa hanno concorso ad aumentare le morosità, pari all'87% degli sfratti emessi nel 2011, per un totale di 240 mila negli ultimi 5 anni.
Aumentano i pignoramenti - Nel monitoraggio si rileva che gli under 35, rappresentano il 21% del totale delle famiglie con sfratto per morosità. Si tratta perlopiu' di lavoratori precari o che hanno perso nel corso dell'ultimo biennio il posto di lavoro. Le famiglie di migranti rappresentano invece il 26% del totale. Infine i nuclei composti da anziani rappresentano il 38% del totale delle famiglie. In generale il 35% dei casi riguarda nuclei in cui il percettore ha perso il posto di lavoro. Ma non c'è solo la dinamica degli affitti, Il report segnala che sono aumentati anche i pignoramenti "perché diventa sempre più insostenibile il pagamento del mutuo". Tra il 2008 e il 2011 i pignoramenti e le esecuzioni immobiliari sono aumentati di circa il 75% (arrivando a sfiorare i 38.000).
Pesa la reintroduzione dell'Imu - Le cifre sono lievitate negli anni "anche a seguito dei continui aumenti delle tariffe e della recente introduzione dell'Imu", spiega la responsabile politiche abitative della Cgil Nazionale, e curatrice dello studio, Laura Mariani, secondo la quale, tali costi "rischiano di lievitare ancora a causa degli aumenti previsti con la nuova Tares e con l'incremento dell'Iva che inciderà sui costi connessi alle spese di manutenzione".
Affitti aumentati del 130% in dieci anni - Negli ultimi dieci anni, spiega il rapporto, "gli affitti sono incrementati del 130% per i contratti rinnovati (per arrivare alla cifra media di 740 euro mensili nel 2012) e del 150% per i nuovi contratti (1.100 euro mensili), mentre i costi degli immobili hanno registrato aumenti del 50% fino a +100% nei grandi centri. "Pur a fronte di una significativa flessione delle compravendite di abitazioni, i prezzi non hanno subito un calo equiparabile", aggiunge la Cgil. Incrementi esponenziali si sono registrati anche per gli sfratti per morosità, aumentati del 100%: secondo lo studio infatti gli alti costi legati alla casa hanno concorso ad aumentare le morosità, pari all'87% degli sfratti emessi nel 2011, per un totale di 240 mila negli ultimi 5 anni.
Aumentano i pignoramenti - Nel monitoraggio si rileva che gli under 35, rappresentano il 21% del totale delle famiglie con sfratto per morosità. Si tratta perlopiu' di lavoratori precari o che hanno perso nel corso dell'ultimo biennio il posto di lavoro. Le famiglie di migranti rappresentano invece il 26% del totale. Infine i nuclei composti da anziani rappresentano il 38% del totale delle famiglie. In generale il 35% dei casi riguarda nuclei in cui il percettore ha perso il posto di lavoro. Ma non c'è solo la dinamica degli affitti, Il report segnala che sono aumentati anche i pignoramenti "perché diventa sempre più insostenibile il pagamento del mutuo". Tra il 2008 e il 2011 i pignoramenti e le esecuzioni immobiliari sono aumentati di circa il 75% (arrivando a sfiorare i 38.000).