Ocse: evitare condoni, contro le evasioni tagli ad aliquote

Economia

L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico invita l'Italia a "proseguire la riforma del mercato del lavoro rendendo più flessibili assunzioni e licenziamenti". Il rapporto Going for Growth 2013

Ridurre le distorsioni e gli incentivi all'evasione diminuendo "le alte aliquote fiscali". Tassare "una più ampia gamma di esternalità ambientali" e "riaffermare la volontà di evitare i condoni". E' una delle raccomandazioni all'Italia contenute nel rapporto Ocse Going for Growth 2013.

L'Italia eviti condoni fiscali -
Tra le priorità indicate dall'Ocse all'Italia per riprendere la strada della crescita, c'è proprio quella di "migliorare l'efficienza del sistema tributario". "Il cuneo fiscale sui lavoratori a basso reddito - afferma l'organizzazione - è elevato, il codice fiscale è estremamente complicato e l'evasione è alta".
Tra le azioni intraprese finora, l'Ocse cita "alcuni aumenti necessari delle tasse" che riguardano "soprattutto le imposte indirette" e ricorda l'introduzione dell'Imu. Ora, tra le raccomandazioni per il futuro, c'è quella di "ridurre le distorsioni e gli incentivi all'evasione diminuendo le alte aliquote fiscali nominali ed eliminando le spese fiscali". Roma dovrà inoltre "tassare una più ampia gamma di esternalità ambientali e riaffermare la volontà di evitare i condoni fiscali". Infine, "quando la situazione fiscale lo permette, ridurre la tassazione diretta sul lavoro".

Assunzioni-licenziamenti più flessibili - Oltre alle riforme fiscali, l'Ocse chiede anche all'Italia di ridurre le barriere alla concorrenza, proseguendo con le privatizzazioni ed eliminando i legami di proprietà tra governi locali e fornitori di servizi". Necessario anche ridurre i tempi delle cause civili.
Nel rapporto si parla anche di lavoro, giustizia e università. L'Ocse invita infatti l'Italia a "proseguire la riforma del mercato del lavoro rendendo più flessibili le assunzioni e i licenziamenti e accorciando i tempi dei procedimenti giudiziari, realizzando contemporaneamente la rete universale di protezione sociale già in programma"

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