Facebook, in arrivo le 'scorciatoie' per la privacy

Economia
Una manifestazione a Palo Alto, dove ha sede il quartier generale di Facebook. Gli utenti chiedono controlli di privacy più semplici (Credits: Getty)
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Nelle prossime settimane saranno introdotti nuovi comandi che dovrebbero facilitare la gestione delle informazioni condivise online. In questo modo il social network recepisce alcune delle richieste arrivate dalle autorità statunitensi ed europee

di Nicola Bruno

Sono passati pochi giorni dall'annuncio dei risultati del controverso referendum che ha (ri)dato a Facebook pieno potere sulle regole d'uso della piattaforma, ed ecco arrivare un nuovo cambiamento sul fronte della gestione della privacy. Questa volta, però, si tratta di novità che dovrebbero offrire agli utenti maggiore trasparenza sul funzionamento del social network. Nei mesi scorsi, infatti, il colosso del social-networking ha siglato un accordo con la Federal Trade Commission statunitense che prevede proprio l'introduzione di funzionalità più semplici sul fronte della privacy, in modo da non indurre gli utenti a condividere più di quanto non volessero. Al tempo stesso, il social-network è sotto osservazione anche in Europa: lo scorso settembre, ha siglato un altro accordo con l’Irish Data Protection Commissioner (l’autorità per la privacy dell’Irlanda, paese in cui ha sede il quartier generale europeo) in cui gli è stato chiesto proprio di offrire un migliore controllo delle impostazioni.
Da Palo Alto fanno sapere che le novità saranno implementate nelle prossime settimane anche per gli utenti italiani. Vediamo più da vicino di cosa si tratta.

Scorciatoie - La novità più importante riguarda l'introduzione di 'scorciatoie' per controllare le impostazioni di privacy; un punto questo su cui la relazione tra Facebook e le autorità è sempre stata piuttosto complicata, in quanto ritenute poco trasparenti e troppo complicate anche per gli utenti più avanzati. Fino ad ora, infatti, per modificare le impostazioni bisognava passare attraverso almeno due passaggi: cliccare sul menù presente in alto nell'home-page, selezionare la voce "Impostazioni sulla privacy" e poi decidere se avere un profilo del tutto pubblico, aperto solo agli amici o personalizzato. Con il nuovo aggiornamento, invece, gli utenti avranno a disposizione un'icona permanente in alto sull'home-page: basterà cliccarci su da qualsiasi pagina per vedere aprirsi un nuovo menù, con alcune voci-scorciatoia: "chi può vedere i miei contenuti", "chi mi può contattare", "come posso bloccare un utente che mi da fastidio". Un menù di secondo livello permetterà di accedere a tutte le altre impostazioni.

Permessi per le app - L'altra novità riguarda i permessi concessi alle applicazioni dei servizi terzi. Fino ad ora, per poter utilizzare un'app bisognava accettare in blocco tutte le sue condizioni (tra cui spesso anche la possibilità di pubblicare contenuti sui profili dei nostri amici). Nelle prossime settimane, invece, verrà introdotto un doppio livello di autorizzazione: una prima finestra presenterà le richieste standard (accesso al profilo, lista di amici, indirizzo email), mentre una seconda chiederà il permesso di pubblicare contenuti sui profili dei nostri amici. E, così, se decidiamo di utilizzare l'app di un servizio musicale, non saremo costretti a dover per forza condividere con tutti i nostri amici le canzoni che stiamo ascoltando.
Ad ogni modo, precisa Facebook, questa novità non sarà valida per le applicazioni dei giochi.

Ricerche pubbliche
- Facebook ha anche annunciato che verrà ritirata la funzionalità per cui si poteva chiedere di non comparire nelle ricerche effettuate da sconosciuti nel motore interno al social network. "Questa impostazione era molto limitata e non preveniva dal trovare gli utenti in altri modi", ha spiegato Samuel W. Lessin, Product Manager di Facebook. Una mossa questa che, come sottolinea il Nytimes, forse precede l'introduzione di migliori strumenti di ricerca all'interno di Facebook.
“Semplificare la gestione della privacy e renderla più comprensibile è un passo nella buona direzione. Ma rendere i profili ricercabili pubblicamente è invece un passo in una cattiva direzione", ha dichiarato Marc Rotenberg dell'Electronic Privacy Information Center, aggiungendo che porterà la questione di fronte alla FTC.

Avvisi contestuali e nuovo Registro delle attività - "In-product education", e cioè "educazione contestuale": così a Facebook definiscono i nuovi avvisi che saranno implementati nelle prossime settimane, per rendere gli utenti più consapevoli su cosa succede ai contenuti pubblicati o rimossi. Ad esempio, quando si cliccherà su "Nascondi dal diario", comparirà un box che spiegherà: "Questo messaggio continuerà ad essere visualizzato nelle ricerche, il news feed e altri luoghi di Facebook". Si spera in questo modo di educare volta per volta gli utenti al funzionamento di Facebook, senza pretendere che conoscano a priori tutte le sue regole.
Altra novità riguarda invece il Registro dell'attività, la pagina introdotta con la nuova Timeline/Diario per controllare meglio i contenuti che ogni giorno si pubblicano sul social network. Con la nuova versione si potrà navigare il Registro non solo in ordine cronologico, ma anche per tipologia di contenuto ("tutte le foto pubbliche"; "tutti i post in cui sono taggato"). Sempre dal Registro sarà inoltre possibile eseguire azioni multiple in pochi click, come ad esempio chiedere a un amico di rimuovere tutti i tag di un album che non si vuol visualizzare nel proprio profilo. Fino ad ora bisognava chiedere la rimozione foto per foto.

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