Sciopero dei benzinai, è iniziata la corsa al pieno

Economia

Distributori chiusi dalle 19 di martedì 11 dicembre fino alle 7 di venerdì per la protesta dei gestori in polemica con le compagnie petrolifere. Stop più breve sulla rete autostradale: dalle 22 di martedì alle 22 di giovedì. Disagi per gli automobilisti

Scatta lo sciopero dei benzinai. Dalle ore 19 di martedì 11 dicembre, e fino alle 7 di venerdì, pompe di benzina chiuse in tutte le città italiane. Diversi gli orari dello sciopero sulla rete autostradale: qui gli impianti resteranno chiusi dalle 22 di martedì alle 22 di giovedì. Prime code davanti ai distributori (le foto).

Fallito il tentativo di mediazione del governo - Il tentativo del sottosegretario allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, di scongiurare l'agitazione, che potrebbe portare particolari disagi a cittadini e imprese in questi giorni pre-natalizi, non ha quindi avuto successo. "Nemmeno il Governo dei tecnici - affermano in una nota congiunta Fegica Cisl, Figisc-Anisa Confcommercio e Faib Confesercenti - trova la forza e gli strumenti adatti per costringere le compagnie petrolifere a rispettare le leggi vigenti e che esso stesso ha introdotto".
Come noto, i gestori lamentano una sostanziale inadempienza da parte delle compagnie a rispettare gli impegni sottoscritti il 27 luglio, che avrebbero dovuto portare a trattative sui temi più controversi, dai rinnovi contrattuali all'utilizzo delle carte di credito, fino agli oneri a carico dei distributori. I gestori parlando quindi di "comportamenti che costituiscono una vera e propria aggressione nei confronti di circa 24.000 piccole imprese di gestione e di oltre 120.000 lavoratori occupati nel settore".
Accuse, queste, che le compagnie rispediscono al mittente. L'Unione petrolifera parla infatti di richieste "del tutto pretestuose e non corrispondenti alle reali condizioni di un mercato in forte contrazione".

Possibili nuovi scioperi prima di Natale - I rifornimenti potrebbero essere a rischio, avvertono oltre tutto i gestori, anche nella settimana prima di Natale "a causa del preannunciato rifiuto di molte compagnie petrolifere di rifornire gli impianti, in vista del cosiddetto 'no rid day', vale a dire del rifiuto dei gestori di pagare una fornitura di carburante tra i giorni 17 e 22 dicembre prossimi, per protestare contro il rifiuto delle compagnie stesse a rinnovare i contratti collettivi scaduti da anni". Inoltre, tra Natale e Capodanno, per gli automobilisti non sarà possibile pagare il pieno attraverso le carte di credito ed il pago bancomat, "per protesta contro il rifiuto delle banche ad applicare la norma di legge che prevede la gratuità dell'utilizzo della moneta elettronica, sia per i gestori che per i consumatori, per il pagamento dei rifornimenti fino a 100 euro".

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