A settembre la domanda di energia in Italia è calata del 9,6%, mai così giù dall'aprile del 2009. La flessione maggiore si registra al Sud. Dall'inizio dell'anno il calo è del 2,3%. Sul fronte della produzione aumentano le fonti eoliche e fotovoltaiche
Crollano i consumi di elettricità. L'energia elettrica richiesta in Italia a settembre, pari a 26,4 miliardi di kWh, ha fatto registrare una flessione del 9,6% rispetto a settembre 2011. Lo rende noto Terna, il gestore della rete, spiegando che un calo così marcato non si riscontrava da aprile 2009, quando il fabbisogno elettrico scese del 10,5%.
Il calo maggiore al sud - Depurata dagli effetti congiunti del calendario e della temperatura, la variazione della domanda elettrica di settembre 2012 diventa -7,3%. Rispetto al corrispondente mese di settembre del 2011, si è infatti avuto nel settembre 2012 un minor numero di giorni lavorativi (20 vs 22) e una temperatura media mensile inferiore di circa un grado e mezzo (con un calo nell'uso dei condizionatori). I 26,4 miliardi di kWh richiesti nel mese di settembre 2012 sono distribuiti per il 46% al Nord, per il 29% al Centro e per il 25% al Sud. A livello territoriale, la variazione della domanda si è articolata in maniera differenziata sul territorio nazionale, segnando il calo maggiore nel meridione: -9,0% al Nord, -9,5% al Centro e -10,8% al Sud.
Trend negativo in tutto il 2012 - Il dato di settembre va a sommarsi a un trend negativo che ha attraversato tutto il 2012. Nei primi nove mesi dell'anno infatti, la domanda di energia elettrica in Italia è risultata complessivamente in calo del 2,3% rispetto ai valori del corrispondente periodo dell'anno precedente; a parità di calendario il valore è -2,7%.
Aumentano fonti eoliche e fotovoltaiche - Per quanto riguarda la produzione, a settembre la domanda di energia elettrica e' stata soddisfatta per l'88,1% con produzione nazionale e per la quota restante (11,9%) dal saldo dell'energia scambiata con l'estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (23,5 miliardi di kWh) è calata dell'11,1% rispetto a settembre 2011. Sono in crescita le fonti di produzione geotermica (+1,2%), eolica (+46,8%) e fotovoltaica (+18,7%). Sono in flessione la fonte termoelettrica (-13,9%) e idrica (-17,5%).
Il calo maggiore al sud - Depurata dagli effetti congiunti del calendario e della temperatura, la variazione della domanda elettrica di settembre 2012 diventa -7,3%. Rispetto al corrispondente mese di settembre del 2011, si è infatti avuto nel settembre 2012 un minor numero di giorni lavorativi (20 vs 22) e una temperatura media mensile inferiore di circa un grado e mezzo (con un calo nell'uso dei condizionatori). I 26,4 miliardi di kWh richiesti nel mese di settembre 2012 sono distribuiti per il 46% al Nord, per il 29% al Centro e per il 25% al Sud. A livello territoriale, la variazione della domanda si è articolata in maniera differenziata sul territorio nazionale, segnando il calo maggiore nel meridione: -9,0% al Nord, -9,5% al Centro e -10,8% al Sud.
Trend negativo in tutto il 2012 - Il dato di settembre va a sommarsi a un trend negativo che ha attraversato tutto il 2012. Nei primi nove mesi dell'anno infatti, la domanda di energia elettrica in Italia è risultata complessivamente in calo del 2,3% rispetto ai valori del corrispondente periodo dell'anno precedente; a parità di calendario il valore è -2,7%.
Aumentano fonti eoliche e fotovoltaiche - Per quanto riguarda la produzione, a settembre la domanda di energia elettrica e' stata soddisfatta per l'88,1% con produzione nazionale e per la quota restante (11,9%) dal saldo dell'energia scambiata con l'estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (23,5 miliardi di kWh) è calata dell'11,1% rispetto a settembre 2011. Sono in crescita le fonti di produzione geotermica (+1,2%), eolica (+46,8%) e fotovoltaica (+18,7%). Sono in flessione la fonte termoelettrica (-13,9%) e idrica (-17,5%).