Mercato dell'auto, Anfia: "A settembre livelli del 1978"

Economia
Autovetture ferme nei piazzali della Fiat Sata di Melfi (Potenza) in una foto d'archivio
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Le immatricolazioni sono crollate del 25,74% attestandosi a 109.178 unità, contro le 147.021 di un anno fa. Fiat cresce dello 0.6% rispetto al 2011. L'Associazione Nazionale Fra Industrie Automobilistiche: "Decimo calo consecutivo a due cifre"

L'Italia dell'auto va a picco. Anche a settembre il mercato ha subito un calo a due cifre: il decimo  consecutivo - "che ci riporta ai volumi di settembre 1978, quando le auto commercializzate si attestarono a 107.395 unità"  ha detto Roberto Vavassori, presidente di Anfia(Associazione Nazionale Fra Industrie Automobilistiche). Il mese scorso, invece, le nuove immatricolazioni sono state 109.178, in flessione del 25,74% rispetto ad un anno fa (qui i dati diffusi dal Ministero dei Trasporti). Il Gruppo Fiat però - precisa in una nota il Lingotto - con 33.032 vetture immatricolate contro le 43.594 di un anno fa si comporta meglio del mercato e si ferma al -24,23%.

Fiat va meglio del 2011 - La quota di conseguenza cresce di 0,6 punti percentuali rispetto ad un anno fa, attestandosi a settembre al 30,3%, contro il 29,6% di settembre 2011 e dello scorso agosto. In progresso anche la quota Fiat che nel mese migliora di +0,8 punti percentuali (al 22%), mentre la quota Lancia cresce nell'anno di 0,3 punti percentuali (al 5,2%). La nota del Lingotto sottolinea che la Panda si conferma a settembre l'auto più venduta in Italia, seguita dalla Punto e dalla 500. E anche la Giulietta Alfa Romeo è ancora una volta tra le dieci vetture più vendute del mese.

Gli italiani non acquistano auto nuove - Il mercato, comunque, si conferma depresso anche per i concorrenti esteri del gruppo Fiat. Tutti gli importatori italiani, guidati ancora una volta da Volkswagen, hanno chiuso il mese con vendite in flessione, con l'unica eccezione della coreana Kia (+12,21%) e della Land Rover (+35,11%).
E' in atto una "demotorizzazione privata", con le famiglie italiane che "stanno gradualmente radiando la propria auto senza acquistarne una nuova", avverte il presidente dell'Associazione delle case automobilistiche estere in Italia (Unrae) Jacques Bousquet, secondo cui "è un peccato che le tante novità esposte al Salone dell'auto di Parigi troveranno uno spazio ristretto nel mercato italiano, per la grande pressione fiscale che preme sulle famiglie".

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