La benzina sempre più cara

Economia

Dopo quello del 22 agosto, si segnalano nuovi record per la verde. A Napoli tocca i 2.038 euro al litro, nelle Isole Eolie 2,45. Quello appena trascorso è stato il penultimo weekend di sconti per l'Eni

La torrida estate degli italiani si avvia alla conclusione con prezzi dei carburanti sempre più  bollenti, fino al picco di 2,45 euro per la benzina registrato a Panarea, nelle isole Eolie. E a breve non andrà certo meglio: gli sconti sulla benzina offerti da Eni nel fine settimana "finiscono il 3 settembre", ha ricordato l'amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni.
Si tratta, è bene dirlo, solo di record locali 'gonfiati' da addizionali regionali e differenziali di costo, ma il prezzo massimo consigliato sul territorio è pur sempre pari a 1,924 euro al litro, vale a dire oltre il 20% in più rispetto all'agosto dello scorso anno. Un prezzo da cui, oltre tutto, presto non sarà più possibile sfuggire, visto che il 3 settembre, appunto, diremo addio agli sconti del fine settimana, in cui tanti automobilisti si sono rifugiati in questi ultimi due mesi per sottrarsi al caro-carburanti.

In Toscana e Liguria verde a 2,013 - Il consueto monitoraggio del Quotidiano Energia sui prezzi consigliati sul territorio, lunedì 26 agosto indica solo un piccolo ritocco da parte di Ip (+0,5 cent per la verde e +0,3 sul diesel), ma ricorda anche che nelle ultime settimane tutti i marchi hanno rivisto i prezzi al rialzo più volte: la situazione attuale, per la benzina, vede in testa TotalErg e Ip a 1,924 euro al litro e, per il gasolio, ancora la Ip con 1,809 euro al litro. Sono i picchi riscontrati in alcune aree del Paese, tuttavia, a destare una certa impressione: in Toscana e Liguria la verde è segnalata a 2,013 euro al litro, a Ischia a 2,039 e a Panarea addirittura a 2,45 euro, mentre in diverse zone del sud il diesel è schizzato a 1,850. Colpa delle varie addizionali regionali, ma anche dei differenziali di prezzo dovuti alle difficoltà di approvvigionamento, in particolare nelle piccole isole, come appunto l'arcipelago siciliano, da sempre in testa alla classifica dei prezzi.

Servono 96 euro per fare un pieno - Il salasso, dunque, non è uguale dappertutto. Prendendo in considerazione il prezzo massimo consigliato di 1,924 euro al litro (omogeneo sul territorio) e facendo due calcoli si scopre che oggi per un pieno ci vogliono circa 96 euro, contro gli 80 dell'agosto 2011. Sono 16 euro in più che, avvertono Adusbef e Federconsumatori, su base annua rappresentano una stangata per gli automobilisti pari a 768 euro, di cui 420 in termini diretti (per i pieni di carburante) e 348 euro in termini indiretti, per i costi di trasporto che inevitabilmente ricadranno sulla determinazione di prezzi e tariffe.
Sono tante, allora, le soluzioni proposte per incidere sul settore e, quindi, sui prezzi. Adusbef e Federconsumatori chiedono al Governo di accelerare sulla liberalizzazione e di ribaltare l'andamento della tassazione; il Codacons conferma lo sciopero dei consumatori per il 19 settembre, invoca l'intervento della Guardia di Finanza e chiede un sito Internet con i prezzi dei distributori; la Cisl punta su un riordino delle accise; la Faib Confesercenti ritiene urgente una revisione della tassazione sui prodotti petroliferi; un folto gruppo di associazioni, infine, si appella al ministero dell'Economia perché spinga l'Eni a continuare sulla strada degli sconti fino a fine anno.

La promozione Eni scade il 3 settembre - Al momento, infatti, non solo la promozione del Cane a sei zampe scade nel prossimo weekend, ma anche quella della Esso e, almeno sulle autostrade, anche di Api/Ip, che sta valutando il da farsi sulla rete ordinaria.
Insomma una situazione che lo stesso Scaroni sintetizza così: di fronte agli ultimi rincari della benzina "il Paese certamente va un po' in bicicletta".


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