Dati economici negativi per le compagnie europee: nel 2012 previste perdite per 1,5 miliardi di euro. A pesare, il costo dei carburanti e dei servizi esterni
Nel primo semestre di quest'anno, il numero dei passeggeri trasportati dalle 33 compagnie europee associate all'Aea (Association of European Airlines) è aumentato di circa sei milioni (+3,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) raggiungendo quota 177,6 milioni.
Ma la crescita del traffico non si traduce in miglioramento economico: nel 2012 le aviolinee registreranno un Ebit (earning before interest and taxes, n.d.r.) in rosso per 1,5 miliardi di euro. E' quanto si legge in un rapporto dell'associazione.
Sempre riguardo al traffico, in termini di passeggeri/chilometro, la crescita arriva al 5,5%. Un incremento della domanda di circa il doppio rispetto all'aumento dell'offerta con un conseguente aumento di circa due punti percentuali del coefficiente di riempimento (load factor) che arriva al 771,1%.
L'associazione tiene comunque a ricordare che il primo semestre 2011 non è stato un periodo facile a causa delle turbolenze politiche in Nord Africa e del terremoto in Giappone.
Perdite causate dal costo del carburante - A fronte della crescita del primo semestre, le notizie sul fronte finanziario sono tutt'altro che rassicuranti.
Secondo Athar Husain Khan, segretario generale dell'Aea, nel 2012 le aviolinee associate registreranno un Ebit (earning before interest and taxes, n.d.r.) in rosso per 1,5 miliardi di euro.
La crescita del traffico non riesce a far fronte all'aumento del prezzo dei carburanti e dei costi esterni. Il mercato non è in grado di assorbire gli aumenti dei prezzi nella difficile situazione economica europea. Insomma, le aviolinee europee stanno una delle peggiori situazioni finanziarie da quando gli aumenti del prezzo del petrolio hanno eroso i loro profitti. Molte compagnie hanno già iniziato a tagliare i costi, adeguare l'offerta e programmi di miglioramento dei risultati economici ma gli effetti, secondo l'Aea, si vedranno solo nei prossimi mesi.
Ma la crescita del traffico non si traduce in miglioramento economico: nel 2012 le aviolinee registreranno un Ebit (earning before interest and taxes, n.d.r.) in rosso per 1,5 miliardi di euro. E' quanto si legge in un rapporto dell'associazione.
Sempre riguardo al traffico, in termini di passeggeri/chilometro, la crescita arriva al 5,5%. Un incremento della domanda di circa il doppio rispetto all'aumento dell'offerta con un conseguente aumento di circa due punti percentuali del coefficiente di riempimento (load factor) che arriva al 771,1%.
L'associazione tiene comunque a ricordare che il primo semestre 2011 non è stato un periodo facile a causa delle turbolenze politiche in Nord Africa e del terremoto in Giappone.
Perdite causate dal costo del carburante - A fronte della crescita del primo semestre, le notizie sul fronte finanziario sono tutt'altro che rassicuranti.
Secondo Athar Husain Khan, segretario generale dell'Aea, nel 2012 le aviolinee associate registreranno un Ebit (earning before interest and taxes, n.d.r.) in rosso per 1,5 miliardi di euro.
La crescita del traffico non riesce a far fronte all'aumento del prezzo dei carburanti e dei costi esterni. Il mercato non è in grado di assorbire gli aumenti dei prezzi nella difficile situazione economica europea. Insomma, le aviolinee europee stanno una delle peggiori situazioni finanziarie da quando gli aumenti del prezzo del petrolio hanno eroso i loro profitti. Molte compagnie hanno già iniziato a tagliare i costi, adeguare l'offerta e programmi di miglioramento dei risultati economici ma gli effetti, secondo l'Aea, si vedranno solo nei prossimi mesi.