Continuano i ribassi sul carburante dopo l’iniziativa dell’Eni: benzina sotto la soglia di 1,8 euro, gasolio a 1,7. E non solo nel weekend. I consumatori: “Il calo può e deve diventare strutturale e continuativo, indipendente dai giorni e dalle compagnie”
Scende il prezzo del carburante e, a quanto pare, non più solo nel weekend. Il costo della benzina si porta per la prima volta da febbraio sotto la soglia di 1,8 euro. L'Eni, secondo le rilevazioni di Staffetta Quotidiana, ha tagliato i listini di 2 cents portandoli nel servito a 1,795 euro. Giù anche il gasolio, a 1,683 euro, minimo da gennaio.
Concorrenza alle stelle - Al di là dei maxi sconti del weekend sull'Iperself, inaugurati dalla stessa compagnia del cane a sei zampe lo scorso fine settimana (e che hanno scatenato una guerra all'ultimo millesimo di risparmio anche con gli altri marchi), l'Eni ha deciso quindi di tagliare anche sul servito, preparando, secondo Staffetta, "un fine settimana di fuoco" a livello competitivo.
Le condizioni per i ribassi dunque sembrano esserci. Sulla scia del calo del greggio, i prezzi internazionali dei prodotti raffinati hanno toccato i minimi da diversi mesi a questa parte. Per la benzina, scesa a 531 euro per mille litri (-6) si tratta del livello più basso dalla fine di dicembre, mentre per il gasolio, a 577 euro per mille litri (-7), si tratta della punta minima dalla fine di agosto 2011.
Calano i prezzi internazionali - Tra il 4 e il 20 giugno, calcola ancora Staffetta, i prezzi internazionali della benzina sono scesi di 3,5 centesimi e quelli medi alla pompa di 1,9 cents. Quelli internazionali del gasolio sono diminuiti invece di 1,8 centesimi, con un calo medio alla distribuzione di 2,4 cents.
I consumatori: continuare così - “Le quotazioni del petrolio nuovamente sotto gli 80 dollari al barile rappresentano un evento estremamente importante e anche tenendo conto della perdita di terreno dell'euro rispetto al dollaro, vi è un ampissimo margine per la riduzione dei prezzi dei carburanti”. E' quanto affermano, in una nota Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef, secondo i quali " l'iniziativa dell'Eni di riduzione di 20 centesimi può e deve diventare strutturale e continuativa, per tutte le compagnie, indipendentemente dal giorno e dal circuito di vendita".
Per le due associazioni "i risparmi che ne potrebbero scaturire per ogni automobilista sarebbero notevoli: di oltre 240 euro annui solo in termini diretti. A cui si aggiungerebbero ulteriori 191 euro in termini indiretti. Sarebbe un vero sospiro di sollievo per gli automobilisti e per tutte le famiglie che, a causa degli ininterrotti rincari dei carburanti, hanno dovuto far fronte ad aggravi estremamente pesanti: basti pensare che rispetto allo stesso periodo dello scorso anno un pieno di benzina costa ben 13,50 Euro in più".
Anche il Codacons accoglie con soddisfazione la riduzione dei listini dei carburanti praticata da Eni, che ha portato la benzina a 1,795 euro al litro e il gasolio a 1,683 euro, ai minimi da gennaio. Per l'associazione "ora tutte le compagnie petrolifere devono praticare un immediato calo dei prezzi alla pompa, considerate le quotazioni del petrolio scese per la prima volta dall'ottobre scorso al di sotto degli 80 dollari al barile".
Concorrenza alle stelle - Al di là dei maxi sconti del weekend sull'Iperself, inaugurati dalla stessa compagnia del cane a sei zampe lo scorso fine settimana (e che hanno scatenato una guerra all'ultimo millesimo di risparmio anche con gli altri marchi), l'Eni ha deciso quindi di tagliare anche sul servito, preparando, secondo Staffetta, "un fine settimana di fuoco" a livello competitivo.
Le condizioni per i ribassi dunque sembrano esserci. Sulla scia del calo del greggio, i prezzi internazionali dei prodotti raffinati hanno toccato i minimi da diversi mesi a questa parte. Per la benzina, scesa a 531 euro per mille litri (-6) si tratta del livello più basso dalla fine di dicembre, mentre per il gasolio, a 577 euro per mille litri (-7), si tratta della punta minima dalla fine di agosto 2011.
Calano i prezzi internazionali - Tra il 4 e il 20 giugno, calcola ancora Staffetta, i prezzi internazionali della benzina sono scesi di 3,5 centesimi e quelli medi alla pompa di 1,9 cents. Quelli internazionali del gasolio sono diminuiti invece di 1,8 centesimi, con un calo medio alla distribuzione di 2,4 cents.
I consumatori: continuare così - “Le quotazioni del petrolio nuovamente sotto gli 80 dollari al barile rappresentano un evento estremamente importante e anche tenendo conto della perdita di terreno dell'euro rispetto al dollaro, vi è un ampissimo margine per la riduzione dei prezzi dei carburanti”. E' quanto affermano, in una nota Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef, secondo i quali " l'iniziativa dell'Eni di riduzione di 20 centesimi può e deve diventare strutturale e continuativa, per tutte le compagnie, indipendentemente dal giorno e dal circuito di vendita".
Per le due associazioni "i risparmi che ne potrebbero scaturire per ogni automobilista sarebbero notevoli: di oltre 240 euro annui solo in termini diretti. A cui si aggiungerebbero ulteriori 191 euro in termini indiretti. Sarebbe un vero sospiro di sollievo per gli automobilisti e per tutte le famiglie che, a causa degli ininterrotti rincari dei carburanti, hanno dovuto far fronte ad aggravi estremamente pesanti: basti pensare che rispetto allo stesso periodo dello scorso anno un pieno di benzina costa ben 13,50 Euro in più".
Anche il Codacons accoglie con soddisfazione la riduzione dei listini dei carburanti praticata da Eni, che ha portato la benzina a 1,795 euro al litro e il gasolio a 1,683 euro, ai minimi da gennaio. Per l'associazione "ora tutte le compagnie petrolifere devono praticare un immediato calo dei prezzi alla pompa, considerate le quotazioni del petrolio scese per la prima volta dall'ottobre scorso al di sotto degli 80 dollari al barile".