Missione Ue in Usa, Tajani: “L’Europa non è un disastro”

Economia

Il vicepresidente dell’esecutivo comunitario ha incontrato lo staff di Obama e del candidato repubblicano Mitt Romney. “La nostra immagine non può essere solo quella della Grecia. Italia e Spagna stanno facendo le giuste riforme”

"L'Europa non è un disastro. Ci sono problemi, si deve fare di più, ma l'immagine che si ha dell'Unione europea non può essere solo quella della Grecia". Questo il messaggio che la Commissione Ue rivolge agli Stati Uniti. E lo ha fatto nel corso della missione a Washington e New York del vicepresidente dell'esecutivo europeo, Antonio Tajani, che ha incontrato sia lo staff del presidente americano Barack Obama alla Casa Bianca sia il team del candidato repubblicano alla presidenza, Mitt Romney.

Una missione caduta proprio nei giorni del botta e risposta tra le due sponde dell'Atlantico, con Obama che ha rimproverato l'Europa di non fare abbastanza sul fronte della crisi e Bruxelles che ha bollato come "semplicistica" l'analisi fatta dal presidente Usa. Tajani - che alla guida di una delegazione ha incontrato anche i rappresentanti del mondo dell'imprenditoria e della finanza americana - cerca di abbassare i toni e spiega come l'importanza di missioni come questa è proprio quella di raccontare e spiegare una realtà europea che spesso sfugge nel Nuovo Continente. "Il problema è proprio quello della scarsa conoscenza che si ha dell'Europa, della sua economia, i cui fondamentali restano sani, solidi", spiega il vicepresidente della Commissione Ue, che ha assicurato ai suoi interlocutori come sia a livello nazionale che a livello europeo "la politica che si sta portando avanti non è solo quella dell'austerity e della riduzione del debito, ma anche quella della crescita".

"Anche nel corso dell'incontro che la nostra delegazione ha avuto al New York Stock Exchange - ha spiegato Tajani - abbiamo trovato un ambiente non ostile, ma molto interessato a capire come davvero stanno le cose in Europa e quello che realmente stiamo facendo. Ho colto un gran desiderio di veder spiegata una situazione che spesso al di qua dell'Atlantico sfugge". Certo, le preoccupazioni americane per la crisi del debito, e innanzitutto per la crisi della Grecia, sono tante: "Ma gli abbiamo spiegato - afferma Tajani - che sulla Grecia stiamo facendo tutto il possibile e come Italia, Spagna e gli altri Paesi stiano facendo le giuste riforme. La politica imboccata è quella giusta". Tajani ha quindi insistito sull'importanza di "rafforzare i rapporti transatlantici e la cooperazione" su tantissimi settori. Una chiave questa per affrontare meglio le sfide globali e favorire la crescita in entrambe le sponde dell'oceano.

"A Washington abbiamo firmato tre importantissimi accordi, sullo spazio, sulle piccole e medie imprese e sulla sicurezza dei giocattoli. Altri ne seguiranno, e altri ne firmeremo nel prosieguo di questa nostra missione prima in Messico e poi in Colombia". "Quello che cerchiamo di promuovere - ha detto Tajani - è il dinamismo che caratterizza l'economia europea e come noi possiamo competere sulla qualità, sulla green economy, sul turismo, con un tessuto di piccole e medie imprese che rappresenta un'enorme risorsa su cui investire. La nostra forza". A patto che la Ue sia in grado di consolidare sempre di più il suo mercato interno. "Ma agli americani abbiamo spiegato che loro ci hanno messo due secoli per arrivare agli Stati Uniti come sono oggi. Noi siamo 27 Stati e siamo ancora all'inizio di un percorso. Ma determinati ad andare avanti".

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