Camusso frena sull'art. 18: "Finora le proposte non vanno"
EconomiaFornero: "L'accordo è imprescindibile". Monti conferma: "E' una priorità". Emma Marcegaglia chiede al governo "di rivedere la flessibilità in entrata". E alla leader della Cgil risponde: "I mercati non accetterebbero una piccola riforma"
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Lavoro, Fornero: no a una "paccata" di soldi senza accordo
Marcegaglia a Fornero: non vedo soldi, ma "paccate" e basta
(in fondo all'articolo tutti i video sulla riforma del lavoro)
Le proposte "sentite fino ad ora sull 'articolo 18 non ci convincono e non vanno bene", "credo che ci sia ancora della strada da fare" per arrivare all'accordo definitivo e " martedì (20 marzo, ndr) dal Governo ci aspettiamo delle risposte".
Susanna Camusso 'stoppa' così le speranze espresse dal ministro Fornero su un'intesa a breve sulla riforma del mercato del lavoro. "Vedremo quali proposte saranno fatte", dice la leader della Cgil a Firenze, a quattro giorni dall'incontro di Palazzo Chigi tra governo e parti sociali. ( GUARDA IL VIDEO ) "Per noi - aggiunge - l'articolo 18 è una tutela generale. Ha una funzione di deterrenza rispetto all'arbitrio dei licenziamenti. La discussione deve partire dal salvaguardare questo principio. Gli accordi sono possibili quando c'è un merito che viene condiviso. Credo che ci sia ancora della strada da fare", sottolinea.
Fornero: l'accordo non ce l'ho intasca - Una cosa è certa, precisa il ministro del Welfare Elsa Fornero, "l'accordo è imprescindibile". E' anche vero però che "non ce l'ho in tasca, lavoriamo anche oggi e per una settimana" in modo da dare un segnale che il Paese
"vuole superare una fase di divisioni, anche profonda, nelle parti politiche che sostengono il governo, nel sindacato che oggi discute con me, all'interno dei datori di lavoro: sono
fiduciosa che questa riforma si farà con il consenso, perché è arrivato il tempo della responsabilità". Interviene anche il presidente del Consiglio Mario Monti, che ribadisce che "la riforma del mercato del lavoro è anche oggi un tema cruciale e una priorità per il governo".
Camusso frena: il piano del governo non va - Le parole del segretario della Cgil Susanna Camusso hanno dunque l'effetto di mettere un freno agli entusiasmi del governo e smentire le voci che parlano dell' accordo sulla riforma del lavoro come di una questione di ore . Tra gli altri, Repubblica , che sul quotidiano di venerdì 16 marzo, titolava con un "Cgil alla svolta: l'articolo 18 può cambiare" , parlando di una riunione fiume tra i leader delle strutture territoriali in cui la linea della Camusso sarebbe stata quella di dire sì alla trattativa.
A Camusso, però, risponde la leader degli industriali Emma Marcegaglia: "Anche per Monti è chiaro che, se ci dovessimo presentare ai mercati con una piccola riforma, soprattutto della flessibilità in uscita, la reazione sarebbe negativa'.
Confindustria chiede modifiche su flessibilità in entrata - Confindustria chiede inoltre al governo di rivedere le proposte sulla flessibilità in entrata nell'ambito della riforma del lavoro e di tornare al testo che il ministro Elsa Fornero "ci aveva fatto vedere alcuni giorni fa e che avevamo sostanzialmente approvato". Emma Marcegaglia aggiunge anche che gli industriali hanno "una forte preoccupazione sulla flessibilità in entrata".
"L'ultimo testo che abbiamo visto l'altro giorno era un testo che non andava bene, perché prevede anche sulle forme di buona flessibilità, ovvero l'apprendistato e i contratti a termine, un aumento di costo significativo, maggiore burocrazia e soprattutto incertezza", ha aggiunto la Marcegaglia, che ha avanzata a questo proposito modifiche al governo.
"Chiediamo al governo di rivedere queste proposte sulla flessibilità in entrata e di tornare alla precedente proposta che vedeva alcune forme di lotta alla cattiva flessibilità (...) ma noi non possiamo accettare un aumento di costo e di burocrazia sulla buona flessibilità".
Le voci di un possibile accordo - Più ottimista il segretario del Partito democratico, Pier
Luigi Bersani, che ai microfoni di SkyTG24 fornisce qualche dettaglio sulla riunione di maggioranza del 15 marzo con il premier Monti . "Credo che ci possa essere una soluzione che preservi i pilastri fondamentali di tutela dell'articolo 18 e li renda meglio applicabili", spiega.
"Soddisfatto" per come stanno procedendo le cose si dice il segretario del Pdl, Angelino Alfano. "Sul mercato del lavoro si va avanti verso una riforma che introduce flessibilità. Dieci anni fa la stavamo facendo noi e sono state portate in piazza un milione di persone contro quella riforma. Abbiamo fato perdere dieci anni all'Italia", afferma. ( GUARDA IL VIDEO ).
Il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, spera infine in "un'intesa bella e solida. Credo ci sia la volontà di trovare la quadratura del cerchio, per conciliare le varie
esigenze", dice a Radio 24, sarebbe questo, conclude, il modo migliore "per ricordare Marco Biagi" ucciso dieci anni fa dalle Brigate Rosse.
Cosa prevede la proposta del governo:
Lavoro, Fornero: no a una "paccata" di soldi senza accordo
Marcegaglia a Fornero: non vedo soldi, ma "paccate" e basta
(in fondo all'articolo tutti i video sulla riforma del lavoro)
Le proposte "sentite fino ad ora sull 'articolo 18 non ci convincono e non vanno bene", "credo che ci sia ancora della strada da fare" per arrivare all'accordo definitivo e " martedì (20 marzo, ndr) dal Governo ci aspettiamo delle risposte".
Susanna Camusso 'stoppa' così le speranze espresse dal ministro Fornero su un'intesa a breve sulla riforma del mercato del lavoro. "Vedremo quali proposte saranno fatte", dice la leader della Cgil a Firenze, a quattro giorni dall'incontro di Palazzo Chigi tra governo e parti sociali. ( GUARDA IL VIDEO ) "Per noi - aggiunge - l'articolo 18 è una tutela generale. Ha una funzione di deterrenza rispetto all'arbitrio dei licenziamenti. La discussione deve partire dal salvaguardare questo principio. Gli accordi sono possibili quando c'è un merito che viene condiviso. Credo che ci sia ancora della strada da fare", sottolinea.
Fornero: l'accordo non ce l'ho intasca - Una cosa è certa, precisa il ministro del Welfare Elsa Fornero, "l'accordo è imprescindibile". E' anche vero però che "non ce l'ho in tasca, lavoriamo anche oggi e per una settimana" in modo da dare un segnale che il Paese
"vuole superare una fase di divisioni, anche profonda, nelle parti politiche che sostengono il governo, nel sindacato che oggi discute con me, all'interno dei datori di lavoro: sono
fiduciosa che questa riforma si farà con il consenso, perché è arrivato il tempo della responsabilità". Interviene anche il presidente del Consiglio Mario Monti, che ribadisce che "la riforma del mercato del lavoro è anche oggi un tema cruciale e una priorità per il governo".
Camusso frena: il piano del governo non va - Le parole del segretario della Cgil Susanna Camusso hanno dunque l'effetto di mettere un freno agli entusiasmi del governo e smentire le voci che parlano dell' accordo sulla riforma del lavoro come di una questione di ore . Tra gli altri, Repubblica , che sul quotidiano di venerdì 16 marzo, titolava con un "Cgil alla svolta: l'articolo 18 può cambiare" , parlando di una riunione fiume tra i leader delle strutture territoriali in cui la linea della Camusso sarebbe stata quella di dire sì alla trattativa.
A Camusso, però, risponde la leader degli industriali Emma Marcegaglia: "Anche per Monti è chiaro che, se ci dovessimo presentare ai mercati con una piccola riforma, soprattutto della flessibilità in uscita, la reazione sarebbe negativa'.
Confindustria chiede modifiche su flessibilità in entrata - Confindustria chiede inoltre al governo di rivedere le proposte sulla flessibilità in entrata nell'ambito della riforma del lavoro e di tornare al testo che il ministro Elsa Fornero "ci aveva fatto vedere alcuni giorni fa e che avevamo sostanzialmente approvato". Emma Marcegaglia aggiunge anche che gli industriali hanno "una forte preoccupazione sulla flessibilità in entrata".
"L'ultimo testo che abbiamo visto l'altro giorno era un testo che non andava bene, perché prevede anche sulle forme di buona flessibilità, ovvero l'apprendistato e i contratti a termine, un aumento di costo significativo, maggiore burocrazia e soprattutto incertezza", ha aggiunto la Marcegaglia, che ha avanzata a questo proposito modifiche al governo.
"Chiediamo al governo di rivedere queste proposte sulla flessibilità in entrata e di tornare alla precedente proposta che vedeva alcune forme di lotta alla cattiva flessibilità (...) ma noi non possiamo accettare un aumento di costo e di burocrazia sulla buona flessibilità".
Le voci di un possibile accordo - Più ottimista il segretario del Partito democratico, Pier
Luigi Bersani, che ai microfoni di SkyTG24 fornisce qualche dettaglio sulla riunione di maggioranza del 15 marzo con il premier Monti . "Credo che ci possa essere una soluzione che preservi i pilastri fondamentali di tutela dell'articolo 18 e li renda meglio applicabili", spiega.
"Soddisfatto" per come stanno procedendo le cose si dice il segretario del Pdl, Angelino Alfano. "Sul mercato del lavoro si va avanti verso una riforma che introduce flessibilità. Dieci anni fa la stavamo facendo noi e sono state portate in piazza un milione di persone contro quella riforma. Abbiamo fato perdere dieci anni all'Italia", afferma. ( GUARDA IL VIDEO ).
Il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, spera infine in "un'intesa bella e solida. Credo ci sia la volontà di trovare la quadratura del cerchio, per conciliare le varie
esigenze", dice a Radio 24, sarebbe questo, conclude, il modo migliore "per ricordare Marco Biagi" ucciso dieci anni fa dalle Brigate Rosse.
Cosa prevede la proposta del governo: