Dopo l'annuncio del fermo del prossimo 23 gennaio per protestare contro le liberalizzazioni, l'Autorità di garanzia avverte: in questo modo non si rispettano le regole. Un tassista: "Vorreste che cinesi e pachistani portassero in giro i vostri figli?"
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Le immagini della protesta a Genova
Il decreto del governo entro il 20 gennaio
(in fondo all'articolo tutti i video sulle liberalizzazioni)
"Lo Stato mi chiede la liberalizzazione del mio lavoro, ma io 18 anni fa me lo sono comprato, il mio lavoro, con il placet delle autorità. Allora mi dia un trattamento di fine rapporto".
La protesta contro le ormai imminenti riforme del governo Monti continua, almeno tra i tassisti. Dopo l'annuncio del blocco per il prossimo 23 gennaio, i tassiti non si fermano: "Non ci possono liberalizzare perché siamo dei professionisti - dice uno di loro, da Napoli, a SkyTG24 - sarebbe come trovare cinesi, pachistani, gente di poco conto, a portare le mogli e i figli dell'utenza italiana".
L'Autorità: occorre rispettare le regole - Intanto, però, arriva il primo stop dell'Autorità di garanzia sugli scioperi, secondo cui il blocco totale delle auto bianche sarebbe illegittimo: occorre infatti rispettare alcune garanzie circa le prestazioni offerte al pubblico.
Nei giorni scorsi, l'Autorità ricorda di avere "già inviato una propria nota ai soggetti proclamanti, con la quale si raccomanda di rispettare tutte le misure che la legge e la disciplina del settore prevedono a tutela dei cittadini".
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