Regali e cenone low cost: il Natale ai tempi della crisi

Economia

Gli italiani pronti a sacrificare le tradizioni pur di risparmiare. Così i prodotti nostrani, pizza compresa, prendono il posto di champagne e salmone. Per il cenone si spenderanno 88 euro a persona (contro i 109 del 2010). E per molti niente vacanze

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Niente vacanze, un menù rivisto in base ai portafogli, a costo di sacrificare un po’ la tradizione, regali rigorosamente low cost. E’ il Natale ai tempi della crisi. L’ennesimo, forse, visto che la crisi economica va avanti già da alcuni anni. Certo uno dei peggiori. Sarà per le notizie che riguardano la manovra, dall'Imu in arrivo ai soliti rincari dei carburanti, o più semplicemente per 'l'ansia da crisi'. Senza dubbio gli italiani, dai dati che emergono, stanno dimostrando di esser pronti a modificare le abitudini in funzione delle proprie tasche.

Così quest’anno sulle tavole salmone e foie gras lasceranno il posto alla pizza e a prodotti del territorio meno costosi. La notizia emerge da uno studio condotto dall’associazione pizzaioli Apes su un campione rappresentativo di 300 ristoranti italiani alle prese con gli irrinunciabili eventi gastronomici delle feste. L’effetto “Monti”, insomma, si fa sentire anche a tavola e l’economica pizza sarà il ripiego del 21% delle famiglie. Molti gli italiani che festeggeranno il Natale a casa e non al ristorante. Banditi da molte tavole quest’anno anche champagne e ostriche. Largo invece a prodotti Made in Italy (per la Coldiretti saranno acquistati dal 73% degli italiani). I piatti tipici che resistono alla crisi sono lo zampone (31%), il baccalà con la polenta (23%), ravioli e cappelletti (14%). Per il menu delle feste, secondo uno studio di Confesercenti, gli italiani spenderanno in media 2,3 miliardi di euro, 542 milioni di euro in meno rispetto al 2010. Una flessione del 19%, per colpa della quale, quest'anno, ci saranno soltanto 88 euro (contro i 109 dello scorso anno) a disposizione per ciascuna famiglia che dovrà quindi fare anche attenzione a quanto metterà in tavola.

Molti gli italiani che rinunceranno anche alle vacanze. Ogni istituto, però, elabora cifre diverse. Per la Fipe, la Federazione italiana dei pubblici esercizi, solo un 10,5% degli italiani andrà fuori tra Natale e Capodanno, il 9,5% per qualche giorno, l'1% per tutto il periodo. Per l'Osservatorio nazionale del turismo, invece, nel mese di dicembre gli italiani che hanno intenzione di trascorrere una vacanza sono 9,6 milioni, pari a un italiano su cinque, contro i quasi 8 milioni dello stesso periodo del 2010. Federalberghi parla di 14,3 milioni di italiani in vacanza (+0,5% sul 2010) per un giro d'affari di quasi 8 miliardi di euro. Dei restanti 46 milioni di italiani che non si sposteranno da casa durante le festività, addirittura 24 milioni (rispetto ai 19 milioni del 2010) non lo potranno fare per motivi economici. Secondo questa indagine, chi partirà a Natale spenderà in media 610 euro (compresi trasporto, alloggio, divertimento, cibo); chi si sposterà a Capodanno una media di 508 euro. Calcola una spesa media minore il portale lastminute.com per chi partirà, pari a 402 euro, tra le più basse rispetto ai colleghi europei.

A risentire della crisi economica saranno anche, ovviamente, i regali decisamente low cost. Secondo un’indagine realizzata da Confcommercio in collaborazione con Format, saranno infatti pochissimi gli italiani che quest'anno spenderanno più di 1.000 euro per gli acquisti di Natale: uno su 100, mentre per la maggior parte dei cittadini (il 60,7% contro il 51,5% del 2010) il budget medio sarà tra i 100 e i 300 euro. Secondo i dati, diminuisce anche la quota di chi spenderà tra i 300 euro ed i 500 euro, l'11,5%, mentre aumenta lievemente (il 23,9% contro il 22,3% dello scorso anno) chi per le spese riserverà meno di 100 euro. I meno "spendaccioni" saranno soprattutto i giovani tra i 18 ed i 34 anni e i residenti del Centro e del Sud Italia.

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