Secondo il Centro Studi di Confindustria, tra il 2008 e il 2013 si conteranno 800mila disoccupati in più. Il ministro dello Sviluppo economico: "Siamo in recessione, ma possiamo tornare a crescere". E sulle liberalizzazioni: "Faremo quasi tutto"
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"Il disagio legato al mondo del lavoro è vicino all'insosteniblità". A dirlo il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera durante un convegno di Confindustria. "Se sommiamo il disagio degli inoccupati, che neppure lo cercano un lavoro, dei lavoratori in Cig e del grande mondo dei sottocupati - ha detto Passera - ci rendiamo contro che una quota rilevante della società oggi ha gravi preoccupazioni legate al lavoro".
E la situazione, nel biennio 2012-2013, non sembra destinata a migliorare. Secondo il Centro Studi Confindustria l'occupazione calerà dello 0,6% l'anno prossimo e dello 0,2% in quello seguente, con 957mila unità di lavoro e 800mila persone occupate in meno rispetto all'inizio del 2008. Per via dell’Astronomia inoltre è molto probabile che nel prossimo biennio "si attenui il reintegro delle persone in Cassa integrazione, aumentino i licenziamenti e il tasso di disoccupazione salga più velocemente e raggiunga il 9% a fine 2012, rimanendo poi a tale livello nel corso del 2013".
Tra i più colpiti dalla crisi, giovani (-24,4% nella fascia 15-24enni e -13,3% per i 25-34enni da metà 2008 a metà 2011), maschi (-3,4%) e chi ha una minore istruzione (-10,6% per chi ha solo una licenza media).
Il Centro studi stima inoltre livelli record per la pressione fiscale che tra due anni raggiungerà il 45,5% del Pil, mentre la pressione effettiva superera' il 54%. Da qui la necessità "impellente", ribadisce Viale dell'Astronomia, di "utilizzare ogni strumento di contrasto all'evasione".
Per quanto riguarda le stime sul Pil, dopo "un progresso di appena lo 0,5%" quest'anno",gli economisti di Confindustria "già nel terzo trimestre" del 2011 registrano la recessione. "L'Italia è a metà percorso di dodici mesi di contrazione - sottolinea il direttore del CsC, Luca Paolazzi - la debole crescita italiana è diventata contrazione a partire dal terzo trimestre 2011. Fino a tutta la prima metà del 2012 il Pil è previsto diminuire ad un ritmo medio dello 0,5% (-1% a inizio 2012), con un calo cumulato del 2,1%".
"Siamo in recessione ma dobbiamo e possiamo uscirne. L'italia ha numeri e capacità per farlo e poter parlare di crescita" ha commentato a questo proposito il ministro dello Sviluppo economico, che ha parlato anche di liberalizzazioni. "In quasi tutti i casi quello che
avevamo in mente lo porteremo in fondo" ha detto. "E' un mondo difficilissimo dove le resistenze sono pazzesche", ha aggiunto ringraziando le categorie che collaborano, per poi chiosare: "Ringrazio meno chi si è messo di traverso".
Intanto l'Istat fa sapere che l'inflazione rallenta a novembre al 3,3% su base annua. Aumentano però i prezzi del cosiddetto carrello della spesa, vale a dire il gruppo dei prodotti acquistati con maggiore frequenza con un incremento dei prezzi dello 0,4% su base mensile e del 4,2% su base annua contro il +4,1% a ottobre.
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E la situazione, nel biennio 2012-2013, non sembra destinata a migliorare. Secondo il Centro Studi Confindustria l'occupazione calerà dello 0,6% l'anno prossimo e dello 0,2% in quello seguente, con 957mila unità di lavoro e 800mila persone occupate in meno rispetto all'inizio del 2008. Per via dell’Astronomia inoltre è molto probabile che nel prossimo biennio "si attenui il reintegro delle persone in Cassa integrazione, aumentino i licenziamenti e il tasso di disoccupazione salga più velocemente e raggiunga il 9% a fine 2012, rimanendo poi a tale livello nel corso del 2013".
Tra i più colpiti dalla crisi, giovani (-24,4% nella fascia 15-24enni e -13,3% per i 25-34enni da metà 2008 a metà 2011), maschi (-3,4%) e chi ha una minore istruzione (-10,6% per chi ha solo una licenza media).
Il Centro studi stima inoltre livelli record per la pressione fiscale che tra due anni raggiungerà il 45,5% del Pil, mentre la pressione effettiva superera' il 54%. Da qui la necessità "impellente", ribadisce Viale dell'Astronomia, di "utilizzare ogni strumento di contrasto all'evasione".
Per quanto riguarda le stime sul Pil, dopo "un progresso di appena lo 0,5%" quest'anno",gli economisti di Confindustria "già nel terzo trimestre" del 2011 registrano la recessione. "L'Italia è a metà percorso di dodici mesi di contrazione - sottolinea il direttore del CsC, Luca Paolazzi - la debole crescita italiana è diventata contrazione a partire dal terzo trimestre 2011. Fino a tutta la prima metà del 2012 il Pil è previsto diminuire ad un ritmo medio dello 0,5% (-1% a inizio 2012), con un calo cumulato del 2,1%".
"Siamo in recessione ma dobbiamo e possiamo uscirne. L'italia ha numeri e capacità per farlo e poter parlare di crescita" ha commentato a questo proposito il ministro dello Sviluppo economico, che ha parlato anche di liberalizzazioni. "In quasi tutti i casi quello che
avevamo in mente lo porteremo in fondo" ha detto. "E' un mondo difficilissimo dove le resistenze sono pazzesche", ha aggiunto ringraziando le categorie che collaborano, per poi chiosare: "Ringrazio meno chi si è messo di traverso".
Intanto l'Istat fa sapere che l'inflazione rallenta a novembre al 3,3% su base annua. Aumentano però i prezzi del cosiddetto carrello della spesa, vale a dire il gruppo dei prodotti acquistati con maggiore frequenza con un incremento dei prezzi dello 0,4% su base mensile e del 4,2% su base annua contro il +4,1% a ottobre.
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