Fiat-sindacati, firmato l’accordo. Marchionne esulta

Economia
Il tavolo dove è stato raggiunto l'accordo a Torino tra Fiat e sindacati

Scatterà dal 1° gennaio il nuovo contratto collettivo per gli oltre 86mila dipendenti del Lingotto. Soddisfatto l’ad: "Una svolta storica". Rimane fuori dall’intesa la Fiom. Gioiscono le altre sigle: "Un sospiro di sollievo per tutti"

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Per gli 86mila dipendenti del gruppo Fiat dal 1° gennaio ci sarà un nuovo contratto collettivo specifico di primo livello. L'intesa è stata siglata nel primo pomeriggio di martedì 13 dicembre all'Unione Industriale di Torino da azienda, Fim, Uilm, Fismic, associazione quadri e Ugl. Resta fuori dall’accordo la Fiom. La nuova intesa, che avrà la durata di un anno, recepisce il testo dell'accordo di Pomigliano siglato il 29 dicembre scorso , che aveva fissato nuove regole in materia di organizzazione del lavoro, straordinari, assenteismo, pause, diritto di sciopero, clausola di responsabilità e per quanto riguarda la rappresentanza dei lavoratori con l'introduzione delle Rsa. Alla firma si è arrivati dopo una lunga e complessa trattativa iniziata il 29 novembre scorso . Il nuovo contratto sarà sottoposto al vaglio dei lavoratori attraverso assemblee che saranno convocate tra dicembre e febbraio. Prima di Natale sarà sottoposto all'approvazione delle Rsu.

Le novità dell’accordo - Tra le principali novità dell'intesa siglata un premio straordinario di 600 euro per il 2012, al posto del premio di competitività, che sarà erogato anche ai lavoratori in cassa integrazione e la maggiorazione dal 50% al 60% dello straordinario al sabato. E' prevista, inoltre, l'aggiunta ai 5 scatti di anzianità biennali di un sesto scatto quadriennale.
Il nuovo contratto Fiat prevede anche premi per l'organizzazione del lavoro dei singoli stabilimenti. Sono previsti due livelli di premio. Il cosiddetto “silver” frutterà ai lavoratori 200 euro annui in più sulla busta paga di ogni lavoratore rispetto alla retribuzione base, mentre il “gold” ne porterà 500 in più. Secondo i responsabili sindacali delle organizzazioni che hanno firmato il contratto, un buon numero di stabilimenti ha già raggiunto il livello “silver” e alcuni si avvicinano al “gold”.

La soddisfazione del Lingotto
- “L'intesa firmata oggi segna una svolta storica per la nostra azienda e i suoi lavoratori", afferma Sergio Marchionne , amministratore delegato della Fiat Spa e presidente di Fiat Industrial. "Con il nuovo contratto - spiega Marchionne - disponiamo di uno strumento moderno che rispecchia la realtà dell'industria a livello internazionale e che permetterà a Fiat e Fiat Industrial di diventare più efficienti e creare le condizioni essenziali per continuare ad investire nel Paese".

La rabbia della Fiom rimasta fuori - "Il governo non può stare a guardare perché nell'accordo tra Fiat e sindacati mancano gli investimenti e la tutela delle libertà sindacali garantiti dalla Costituzione", dice invece il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini. "E' un attacco ai diritti, alle libertà e alla democrazia - spiega - perché si cancella il contratto nazionale di lavoro senza alcun mandato da parte dei lavoratori. Siamo all'assurdo che la Fiat sceglie i sindacati che ritiene". Inoltre, secondo Landini, "continua a mancare un piano di investimenti per mantenere e qualificare le produzioni nel nostro Paese".

Soddisfatti invece i segretari degli altri sindacati che al contrario della Fiom si sono seduti al tavolo con l'azienda e hanno firmato l'accordo.

Ecco le parole di Roberto Di Maulo (Fismic)


Quelle di Antonio D'Anolfo (Ugl)


Queste invece le dichiarazioni di Bruno Vitali (Fim)


E infine le parole a SkyTG24 di Rocco Palombella (Uilm)

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