Merkel: "Siamo seduti su una polveriera"

Economia
Angela Merkel

Il cancelliere tedesco conferma il no agli eurobond ("non servono") e sulla crisi dice: "Sono già stati fatti diversi passi in avanti. A breve l'Unione fiscale". Plausi all'Italia: "Sta affrontando grandi cambiamenti". VIDEO

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Per superare la crisi che ha investito l'eurozona "saranno necessari anni", visto che "siamo seduti su una polveriera", ma sono stati già comunque fatti dei passi avanti.
E' quanto ha detto il cancelliere Angela Merkel nel discorso che ha pronunciato venerdì 2 dicembre al Parlamento tedesco, sottolineando che la crisi dell'euro "è soprattutto una crisi di fiducia" e che non dobbiamo solo "combattere le cause" ma anche ricostruire la "fiducia per la rafforzare l'unione monetaria europea".

"A breve l'UNione fiscale" - Merkel ha poi annunciato che l'Europa è sul punto di "lanciare l'Unione fiscale". Con un unico, rigoroso bilancio.
"Non stiamo parlando soltanto di un'Unione fiscale - ha aggiunyo - ma stiamo cominciando a farla" e sarà "un'Unione con regole rigide, almeno per l'Eurozona". Secondo la Merkel il solo modo di raggiungerla sarà "la modifica dei trattati".

"No agli eurobond, non sono un rimedio" - La politica tedesca ha poi confermato il suo agli eurobond: "Chi non ha ancora capito che non sono un rimedio a questa crisi non ha capito la natura di questa crisi", ha spiegato. Un passaggio durante il quale la cancelliera è stata interrotta dalle risate di alcuni deputati dell'opposizione, in particolare dei Verdi. "Devo ripetere?", ha replicato la Merkel. "Non abbiamo l'intenzione - ha continuato - siamo ancora molto lontani e non è affatto possibile per la nostra costituzione, far decidere e controllare da un'istituzione europea le nostre entrate e le nostre spese".
"Gli eurobond adesso - ha concluso - non sono un contributo alla crisi".

"Il futuro dell'Italia è inseparabile da quello della Ue" - Spazio poi alla situazione economica del nostro Paese.
"L'Italia - ha detto il cancelliere - sta affrontando grandi cambiamenti", aggiungendo che il suo futuro è il futuro dell'eurozona. Quanto all'euro, "il suo futuro è inseparabile da quella dell'Unione Europea".
"La strada è tutt'altro che facile - ha continuato - ma io credo che quella che stiamo percorrendo è la strada giusta. Il nostro obiettivo è una Germania più forte in una Unione Europea più forte".

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