Il premier in conferenza stampa a Bruxelles per l'Ecofin: "Il 5 dicembre al Consiglio dei ministri arriverà la manovra ispirata a rigore, crescita ed equità". E ancora: "Farò appello al senso di urgenza collettivo". Pensioni, arriva il no dei sindacati
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Il 5 dicembre la manovra arriverà in Consiglio dei ministri. Lo ha confermato il premier Mario Monti in conferenza stampa a Bruxelles ( guarda il video integrale ). La manovra, che Monti definisce "una vasta operazione di politica economica", sarà orientata a "rigore, crescita ed equità" e conterrà già "riforme strutturali".
La risposta delle Borse sarà importante. Lo "snodo dell'8-9 dicembre sarà fondamentale. Ciò che sarà deciso o non deciso avrà il verdetto dei mercati. Mercati che non ho mai demonizzato anche se non vanno presi come divinità. Rappresentano la percezione collettiva su quello che fanno i singoli paesi".
Quanto all'accoglienza all'interno dell'Ecofin delle misure che il governo intende varare, Monti ha detto che c'è stata una reazione molto positiva da parte dei partner europei. Poi ha ribadito l'impegno a portare il bilancio in pareggio entro il 2013.
Il premier ha infine annunciato che dopo gli incontri europei riferirà in aula al Senato sui provvedimenti anti-crisi.
Intanto, in Italia, l'indiscrezione circolata sulla riforma delle pensioni che il governo vorrebbe introdurre già il 5 dicembre, accoglie un secco no dei sindacati .
Tempi record - Sui tempi della manovra il premier si è lasciato anche andare a una battuta. "Un record di velocità non di lentezza, non è che se uno si taglia i capelli vuol dire che è in ritardo..." ha detto riferendosi al suo taglio di capelli immortalato domenica sulla stampa. E sempre sui tempi ha insistito: il governo agirà con molta rapidità perché siamo in una situazione estremamente delicata. "Avremo anche delle consultazioni ma farò appello al fatto che siamo in situazione straordinariamente delicata e che certi passaggi e ritualità gradite a tutti forse non sarebbero a vantaggio dei cittadini. Farò appello a un senso collettivo di urgenza".
L'obiettivo resta il pareggio di bilancio - Le ulteriori "misure strutturali" del governo saranno "disegnate in modo da avere effetti di riduzione del disavanzo già nel breve termine", in modo da essere sicuri anche in caso di peggioramento del ciclo sia assicurato l'obiettivo del pareggio bilancio.
Il rispetto dei vincoli europei è interesse nazionale - Monti ha assicurato: "Agiremo per vedere l'Italia in modo più possibile incisivo nel dibattito in sede Ue. E' importante per l'Italia stare accanto a Germania e Francia, essendo la terza economia nella zona euro, ma lo vogliamo fare mantenendo il più fecondo rapporto possibile con l'Ue, con il metodo comunitario". E ha aggiunto: "Agli italiani dirò sempre che ciò che facciamo per gli impegni con l'Europa lo facciamo perché è nell'interesse nazionale, nell'interesse dei giovani, degli italiani che non sono ancora nati". E ha aggiunto: "L'Europa può fare errori e se lo farà lo faremo presente. Deve curare gli interessi di lungo periodo dei singoli stati membri".
Nessun aiuto dall'Fmi - Quanto all'ipotesi di un aiuto dell'Fmi il premier ha detto: "Non è stato mai preso in considerazione". Monti ha detto di aver incontrato in mattinata il nuovo direttore per l'Europa del Fondo monetario internazionale, Reza Moghadam. Abbiamo definito le modalità per il monitoraggio già stabilito per l'Italia". L'inizio della missione a Roma "avrà luogo dopo il 5, quando avremo deciso le misure per l'Italia, o dopo il 9, quando ci sarà un altro fattore molto rilevante per le decisioni del Fmi, il Consiglio europeo".
Nella conferenza stampa al termine dell'Ecofin, Monti ha aggiunto che non si è parlato del ruolo della Banca centrale europea come prestatore di ultima istanza. Parlando della possibilità di sforzi congiunti tra il fondo salva-stati, la Banca centrale e il Fondo monetario, Monti ha detto che non c'è ancora una soluzione chiara. "Sul ruolo di Efsf, Bce e Fmi sono stati fatti passi avanti. Non mi sento di dire che ci sia chiarezza assoluta su ogni aspetto". "E' questa un'importante coorte di istituzioni finanziarie che l'Europa può e deve dispiegare meglio e a brevissimo termine e con coerenza perché venga da qui soluzione dei suoi problemi".
Il dibattito sulla patrimoniale - In Italia intanto si infiama il dibattito intorno alla possibilità di una patrimoniale. Mentre dal centro destra arrivano alcune timide aperture, con La Russa che si dice d'accordo nel tassare chi ha di più ( VIDEO ), Pier Luigi Bersani lancia un avvertimento: "Non bisogna condizionare il governo sulla tutela dei poteri forti, andremo nei guai".
"Serve equità, perché la situazione è seria. Lo diciamo da tempo, bisogna accettare uno sforzo comune - ha proseguito Bersani insistendo sulla patrimoniale ( VIDEO ) -. Noi accettiamo idee che non sono al cento per cento le nostre ma deve essere cosi' per tutti".