L'organizzazione stima per l'anno prossimo una contrazione del Pil dello 0,5%. Intanto Moody's avverte: rischio di default multipli nell'Eurozona. E Piazza Affari corre sull’onda della vendita dei titoli di Stato italiani in occasione del Btp-Day
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L'agenzia di rating Moody's mette in guardia sul rischio di possibili “default multipli” in Europa, mentre l'Ocse taglia le stime sul Pil nell'area Euro e prevede la recessione in Italia nel 2012. Riflettori puntati dunque sulla crisi del debito nel Vecchio continente, nel giorno in cui il presidente Usa Barack Obama incontra alla Casa Bianca il presidente della Commissione europea Barroso e il presidente del Consiglio Europeo Van Rompuy.
Ma è anche il Btp-Day, il giorno in cui è possibile acquistare i titoli di Stato italiani senza pagare commissioni. Secondo l'economista Azad Zangana la Bce ha comprato "aggressivamente" i Btp.
Intanto, i mercati vivono una giornata positiva. Borse in rialzo in Europa, Milano chiude +4,60%.
Moody's: probabili default in Eurozona - La grave crisi finanziaria attualmente in corso mette a rischio i rating nell'intera Unione Europea. E' il monito di Moody's, secondo cui "il prolungato e rapido incremento della crisi dei debiti sovrani e bancari nell'Eurozona minaccia le posizioni di tutti i Paesi europei". Moody's nota in particolare come le situazioni di incertezza politica in Grecia e in Italia, abbinate al peggioramento delle prospettive economiche complessive nell'Eurozona, abbiano dato luogo alla "verosimiglianza di scenari persino più negativi", e dunque "la probabilità di default multipli per i Paesi dell'Eurozona non è ulteriormente trascurabile".
Secondo l’agenzia di rating "più a lungo continua la crisi di liquidità, più rapidamente cresceranno le probabilità di default". In tale contesto, è la conclusione, diventa sempre più verosimile che uno o più Stati membri dell'Eurozona siano costretti a uscirne.
L'Ocse rivede al ribasso il Pil nell'Eurozona - E non sono confortanti i dati dell'Ocse, che taglia le stime sulla crescita del Pil dell'area euro nel 2011. Secondo l'Economic outlook, il Pil dell'Eurozona segnerà una crescita dell'1,6%, contro il precedente 2% nell'anno in corso. Al ribasso anche la stima sulla Germania (da +3,4% a +3%). In calo molto più sostenuto poi le stime sul 2012 (da +2% a +0,2% per Eurolandia) e da +2,5% a +0,6% per la Germania.
Recessione in Italia nel 2012 - Per quanto riguarda l'Italia, secondo le stime dell'Ocse, nella versione preliminare dell' Economic Outlook, il nostro Paese si appresta a concludere un quarto trimestre in stagnazione e ad avviarsi verso un 2012 di contrazione del Pil e dunque di recessione. "La ripresa economica dell'Italia ha perso slancio. La produzione è attesa in netto declino nel 2012, e le proiezioni di risalita sono deboli" si legge nella sezione dedicata all'economia italiana.
Nel dettaglio, la crescita nel quarto trimestre del 2011 dovrebbe attestarsi poco sopra lo zero, al +0,1%. L'anno in corso dovrebbe quindi terminare con un incremento del Pil pari allo 0,7%. Il rallentamento evidenziatosi negli ultimi mesi di quest'anno, secondo l'Ocse, si accentuerà nel 2012, che dovrebbe chiudersi con una contrazione del prodotto interno lordo dello 0,5%. L'economia italiana riprenderà a crescere, seppur debolmente, nel 2013, che, in base alle previsioni dell'Organizzazione per lo sviluppo economico, si chiuderà con un incremento del Pil dello 0,5%.
Le richieste dell'Ocse al nuovo governo - Al nuovo governo Monti l'Ocse chiede di "applicare pienamente" le misure di emergenza varate dal precedente esecutivo per portare il bilancio in pareggio nel 2013, oltre ad avviare subito, in contemporanea, "importanti riforme strutturali per favorire la crescita", a partire dagli impegni presi dal governo Berlusconi nella sua lettera d'intenti a Bruxelles, dalle liberalizzazioni e da una maggiore flessibilità del mercato del lavoro
Fmi: nessun piano di aiuti per Roma - Dal Fondo monetario internazionale, intanto, arriva la smentita di contatti con l'Italia per un piano di aiuti. "Non ci sono colloqui con le autorità italiane su un programma di finanziamento", ha risposto un portavoce del Fmi alle domande dei giornalisti. Le indiscrezioni del quotidiano La Stampa parlavano di maxi-aiuti da 600 miliardi di euro all'Italia per assicurare al governo 18 mesi di spazio di manovra senza l'incubo dei mercati. Di domenica le preoccupazioni espresse dalla Francia, che invita Roma a mantenere gli impegni presi per affrontate la crisi, e l'allarme della Gran Bretagna sulle conseguenze di un collasso dell'euro.
Barroso e Van Rompuy alla Casa Bianca - E oggi Obama riceverà alla Casa Bianca il presidente della Commissione europea Barroso e il presidente del Consiglio Europeo Van Rompuy per affrontare il nodo della crisi dell'Euro. Intanto, avvio positivo per Piazza Affari, in sintonia con le altre borse europee. (segui l'andamento degli indici di Milano in tempo reale).
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Secondo l’agenzia di rating "più a lungo continua la crisi di liquidità, più rapidamente cresceranno le probabilità di default". In tale contesto, è la conclusione, diventa sempre più verosimile che uno o più Stati membri dell'Eurozona siano costretti a uscirne.
L'Ocse rivede al ribasso il Pil nell'Eurozona - E non sono confortanti i dati dell'Ocse, che taglia le stime sulla crescita del Pil dell'area euro nel 2011. Secondo l'Economic outlook, il Pil dell'Eurozona segnerà una crescita dell'1,6%, contro il precedente 2% nell'anno in corso. Al ribasso anche la stima sulla Germania (da +3,4% a +3%). In calo molto più sostenuto poi le stime sul 2012 (da +2% a +0,2% per Eurolandia) e da +2,5% a +0,6% per la Germania.
Recessione in Italia nel 2012 - Per quanto riguarda l'Italia, secondo le stime dell'Ocse, nella versione preliminare dell' Economic Outlook, il nostro Paese si appresta a concludere un quarto trimestre in stagnazione e ad avviarsi verso un 2012 di contrazione del Pil e dunque di recessione. "La ripresa economica dell'Italia ha perso slancio. La produzione è attesa in netto declino nel 2012, e le proiezioni di risalita sono deboli" si legge nella sezione dedicata all'economia italiana.
Nel dettaglio, la crescita nel quarto trimestre del 2011 dovrebbe attestarsi poco sopra lo zero, al +0,1%. L'anno in corso dovrebbe quindi terminare con un incremento del Pil pari allo 0,7%. Il rallentamento evidenziatosi negli ultimi mesi di quest'anno, secondo l'Ocse, si accentuerà nel 2012, che dovrebbe chiudersi con una contrazione del prodotto interno lordo dello 0,5%. L'economia italiana riprenderà a crescere, seppur debolmente, nel 2013, che, in base alle previsioni dell'Organizzazione per lo sviluppo economico, si chiuderà con un incremento del Pil dello 0,5%.
Le richieste dell'Ocse al nuovo governo - Al nuovo governo Monti l'Ocse chiede di "applicare pienamente" le misure di emergenza varate dal precedente esecutivo per portare il bilancio in pareggio nel 2013, oltre ad avviare subito, in contemporanea, "importanti riforme strutturali per favorire la crescita", a partire dagli impegni presi dal governo Berlusconi nella sua lettera d'intenti a Bruxelles, dalle liberalizzazioni e da una maggiore flessibilità del mercato del lavoro
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