Risultati nettamente inferiori alle attese del mercato. Il titolo a Piazza Affari va in picchiata. Previste cessioni per un miliardo e massicce riorganizzazioni. I DATI
Finmeccanica in profondo rosso in borsa dopo l'annuncio, prima dell'apertura dei listini, di risultati deboli e ricavi per l'intero 2011 inferiori alle previsioni fornite a luglio.
Il gruppo ha anche ridotto gli investimenti attesi e per abbassare il debito ha previsto cessioni per circa un miliardo di euro entro fine 2012 nonchè la non distribuzione del dividendo sui risultati 2011.
Giuseppe Orsi, amministratore delegato del gruppo, ha confermato quanto già annunciato nel comunicato sui risultati e cioè che le perdite nette dell'intero 2011 sono viste "significativamente peggiori" di quelle dei primi nove mesi quando sono state pari a 324 milioni.
"I risultati del terzo trimestre sono nettamente inferiori alle attese del mercato", commenta un analista all'agenzia Reuters.
Sul fronte delle ristrutturazioni e riorganizzazioni, per l'aeronautica, è stato approvato e avviato un piano (siglato l'8 novembre scorso con le organizzazioni sindacali) volto a risanare e rilanciare il settore, attraverso la riduzione della forza lavoro, la ristrutturazione delle attività di produzione e di ingegneria e la razionalizzazione della supply chain al fine di ridurre i costi esterni.
Per i trasporti, è stato definito un piano di ristrutturazione di AnsaldoBreda, con l'obiettivo di finalizzare una partnership strategica e industriale, per sostenere il rilancio della società e consentire il progressivo deconsolidamento della stessa dal perimetro del gruppo. Inoltre, per l'elettronica per la difesa e sicurezza sarà avviata nel 2012 l'integrazione tra le società del settore, ad esclusione di quelle statunitensi, al fine di razionalizzare il portafoglio tecnologico, migliorare le performance industriali e finanziarie, aumentare la quota di mercato e ridurre i costi.
Il gruppo ha anche ridotto gli investimenti attesi e per abbassare il debito ha previsto cessioni per circa un miliardo di euro entro fine 2012 nonchè la non distribuzione del dividendo sui risultati 2011.
Giuseppe Orsi, amministratore delegato del gruppo, ha confermato quanto già annunciato nel comunicato sui risultati e cioè che le perdite nette dell'intero 2011 sono viste "significativamente peggiori" di quelle dei primi nove mesi quando sono state pari a 324 milioni.
"I risultati del terzo trimestre sono nettamente inferiori alle attese del mercato", commenta un analista all'agenzia Reuters.
Sul fronte delle ristrutturazioni e riorganizzazioni, per l'aeronautica, è stato approvato e avviato un piano (siglato l'8 novembre scorso con le organizzazioni sindacali) volto a risanare e rilanciare il settore, attraverso la riduzione della forza lavoro, la ristrutturazione delle attività di produzione e di ingegneria e la razionalizzazione della supply chain al fine di ridurre i costi esterni.
Per i trasporti, è stato definito un piano di ristrutturazione di AnsaldoBreda, con l'obiettivo di finalizzare una partnership strategica e industriale, per sostenere il rilancio della società e consentire il progressivo deconsolidamento della stessa dal perimetro del gruppo. Inoltre, per l'elettronica per la difesa e sicurezza sarà avviata nel 2012 l'integrazione tra le società del settore, ad esclusione di quelle statunitensi, al fine di razionalizzare il portafoglio tecnologico, migliorare le performance industriali e finanziarie, aumentare la quota di mercato e ridurre i costi.