Il 23 novembre la casa automobilistica torinese smetterà di produrre auto nello stabilimento siciliano. Il sindaco: "L'anticipo della chiusura è una notizia drammatica"
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La Fiat smetterà di produrre auto a Termini Imerese a partire dal 23 novembre. Lo rendono noto fonti sindacali dopo la comunicazione ufficiale fatta dal Lingotto alle Rsu di Fim Fiom e Uilm.
La produzione andrà avanti per altri 4 giorni, fino a mercoledì 16 novembre. Poi lo stop alle linee, per l'assemblaggio della Lancia Ypsilon. Gli operai saranno messi in cassa integrazione fino al 31 dicembre. La notizia della chiusura arriva a 2 giorni dalla riunione tra Ministero dello Sviluppo, sindacati e Dr Motor, pronta a rilevare la fabbrica. Fim e Uilm hanno dato l'ok all'accordo; la Fiom ancora no.
Fiom: il Lingotto scorretto sui tempi - - "E' una scorrettezza da parte della Fiat comunicare la fine della produzione a Termini Imerese a due giorni dalla trattativa al ministero dello Sviluppo con la Dr Motor. Non solo, così facendo dimostra che non ha alcun interesse per i lavoratori, perché indebolisce il confronto aperto con l'azienda molisana". Così il segretario della Fiom di Palermo, Roberto Mastrosimone, commenta la decisione del Lingotto di fermare definitivamente la produzione di auto nello stabilimento termitano mettendo tutti i lavoratori in cassa integrazione fino al 31 dicembre.
Per la Fiom "è un modo per mettere pressione proprio in vista della riunione ministeriale di mercoledì 16 novembre". "Andremo all'incontro al ministero sapendo che tra dieci giorni la Fiat chiuderà per sempre - conclude Mastrosimone - e senza un ministro, dunque senza la presenza politica".
Camusso: il futuro dello stabilimento è in alto mare - "Non fa tanto scalpore la data del 23 novembre per cui è prevista la chiusura degli stabilimenti Fiat di Termini Imerese, quanto il fatto che continuiamo ad essere in alto mare rispetto alle famose soluzioni per il rilancio dell'area industriale - ha dichiarato il segretario nazionale della Cgil Susanna Camusso - Questo mi pare il vero dato drammatico, anche se è un giudizio ormai postumo rispetto a questo governo che ha speso molte parole per sostenere che la Fiat è un gruppo innovativo, ma non ha mai speso una parola per difendere l'occupazione e dare risposte agli stabilimenti".
Il sindaco di Termini Imerese : un grande rammarico - "E' una notizia drammatica che arriva quando non è stata ancora chiusa la trattativa avviata con Dr Motors per il subentro nell'area industriale di Termini Imerese e che conferma, accrescendo il rammarico, che il nostro stabilimento è l'unico a chiudere in Europa a causa della crisi dell'auto". E' questo il commento del sindaco di Termini Imerese, Salvatore Burrafato, all'annuncio di Fiat di voler cessare la produzione nel sito siciliano a partire dal 23 novembre, anziché dal 31 dicembre.
"Resta una grande amarezza - continua Burrafato - perché, forse, si poteva fare di più per scongiurare la cessazione dell'attività produttiva. Adesso le nostre speranze sono riposte nel progetto Dr Motors, un piano ambizioso che, comunque, non è in grado di garantire il reimpiego dei 2200 addetti, occupati oggi tra la Fiat e l'indotto. Ci auguriamo che questa notizia non pesi ulteriormente sull'incontro previsto mercoledì prossimo tra la Dr Motors e i sindacati".
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La produzione andrà avanti per altri 4 giorni, fino a mercoledì 16 novembre. Poi lo stop alle linee, per l'assemblaggio della Lancia Ypsilon. Gli operai saranno messi in cassa integrazione fino al 31 dicembre. La notizia della chiusura arriva a 2 giorni dalla riunione tra Ministero dello Sviluppo, sindacati e Dr Motor, pronta a rilevare la fabbrica. Fim e Uilm hanno dato l'ok all'accordo; la Fiom ancora no.
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Per la Fiom "è un modo per mettere pressione proprio in vista della riunione ministeriale di mercoledì 16 novembre". "Andremo all'incontro al ministero sapendo che tra dieci giorni la Fiat chiuderà per sempre - conclude Mastrosimone - e senza un ministro, dunque senza la presenza politica".
Camusso: il futuro dello stabilimento è in alto mare - "Non fa tanto scalpore la data del 23 novembre per cui è prevista la chiusura degli stabilimenti Fiat di Termini Imerese, quanto il fatto che continuiamo ad essere in alto mare rispetto alle famose soluzioni per il rilancio dell'area industriale - ha dichiarato il segretario nazionale della Cgil Susanna Camusso - Questo mi pare il vero dato drammatico, anche se è un giudizio ormai postumo rispetto a questo governo che ha speso molte parole per sostenere che la Fiat è un gruppo innovativo, ma non ha mai speso una parola per difendere l'occupazione e dare risposte agli stabilimenti".
Il sindaco di Termini Imerese : un grande rammarico - "E' una notizia drammatica che arriva quando non è stata ancora chiusa la trattativa avviata con Dr Motors per il subentro nell'area industriale di Termini Imerese e che conferma, accrescendo il rammarico, che il nostro stabilimento è l'unico a chiudere in Europa a causa della crisi dell'auto". E' questo il commento del sindaco di Termini Imerese, Salvatore Burrafato, all'annuncio di Fiat di voler cessare la produzione nel sito siciliano a partire dal 23 novembre, anziché dal 31 dicembre.
"Resta una grande amarezza - continua Burrafato - perché, forse, si poteva fare di più per scongiurare la cessazione dell'attività produttiva. Adesso le nostre speranze sono riposte nel progetto Dr Motors, un piano ambizioso che, comunque, non è in grado di garantire il reimpiego dei 2200 addetti, occupati oggi tra la Fiat e l'indotto. Ci auguriamo che questa notizia non pesi ulteriormente sull'incontro previsto mercoledì prossimo tra la Dr Motors e i sindacati".