Adottata ufficialmente dalla Commissione Ue la proposta che introduce un’imposta comune sulle transazioni finanziarie. Se adottata dal 2014 potrà dare un gettito annuo di 55 miliardi. E sulla Grecia il presidente dell’esecutivo Ue: “Resterà in zona euro"
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La Commissione Ue ha adottato ufficialmente la proposta per introdurre un sistema comune di tassazione sulle transazioni finanziarie, la cosiddetta Tobin Tax. Lo ha annunciato il presidente dell'esecutivo Ue, Josè Manuel Barroso, specificando che il sistema, se adottato dal 2014, potrà dare un gettito annuo di 55 miliardi. Negli ultimi tre anni, ha ricordato Barroso, il settore finanziario europeo ha ricevuto garanzie per 4300 miliardi di euro: "Ora tocca a lui dare un contributo alla società". Il presidente della Commissione ha quindi sottolineato l'esigenza di approvare le proposte già presentate da Bruxelles sui derivati, i Cds e le remunerazioni dei manager delle banche. Entro la fine dell'anno, ha detto ancora Barroso, arriveranno altre proposte, tra le quali quelle relative alle agenzie di rating e alla responsabilità degli operatori finanziari. "Diventeremo così - ha aggiunto - i primi nel G20 ad aver risposto alle promesse fatte" davanti all'incalzare della crisi”. L’accordo sulla Tobin Tax era stato raggiunto ieri, martedì 27 settembre, nel Collegio dei Commissari. Oggi l’annuncio ufficiale di barroso durante il 'Discorso sullo Stato dell'Unione' davanti alla plenaria di Strasburgo.
Tobin tax: 0,01% su derivati, o,1% su operazioni spot - Sono dello 0,01% per le operazioni sui derivati e dello 0,1% sulle operazioni cosiddette 'spot' le aliquote minime indicate nella proposta della Commissione europea per l'introduzione della Tassa sulle transazioni finanziarie (Ttf, nota come Tobin Tax). E' quanto scritto nel testo definitivo della proposta adottata oggi. Per operazioni 'spot' si intendono quelle con efficacia immediata, ovvero con acquisizione del bene al momento della transazione. Nella proposta è previsto che saranno i singoli Stati membri ad applicare la Ttf e a fissarne le aliquote, che non potranno essere inferiori al livello minimo stabilito dalla Direttiva. Una parte del gettito entrerebbe nel Bilancio comunitario come risorsa propria al più tardi a partire dal 2018. La Ttf non si applicherà sulla compravendita di valuta da Paesi terzi e su una serie di prodotti finanziari per le imprese e le famiglie (come mutui o polizze assicurative). Sono 9 gli Stati della Ue con già forme di Tobin Tax: Belgio, Cipro, Finlandia, Francia, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Polonia e Romania.
Barroso: “La Grecia resterà in zona euro” - Nell'intervento annuale al parlamento riunito in sessione plenaria per l'intervento sullo 'stato dell'Unione', Barroso ha detto anche che la Grecia "è e resterà un paese membro della zona euro".Poi ha sostenuto che una più profonda integrazione economica tra i paesi dell'unione monetaria aprirà la strada in maniera logica e naturale all'emissione di strumenti di debito congiunti di cui tutti traggono vantaggio. Secondo il numero uno dell'esecutivo comunitario i Paesi dell'Unione stanno vivendo una crisi "da decenni" senza precedenti a causa della mancanza di fiducia da parte dei mercati finanziari e degli investitori. Sul tema più che mai sensibile degli eurobond, Barroso spiega che Paesi dell'unione monetaria saranno in grado di emettere obbligazioni congiunte soltanto quando tra i diciassette ci sarà una maggior integrazione economica. Si tratterebbe, aggiunge, di strumenti "di stabilità", da costruire in modo tale che gratifichino i paesi 'virtuosi' in materia di conti pubblici penalizzando invece quanti si trovano in una situazione di finanza pubblica dissestata. La Commissione presenterà nelle prossime settimane alcune opzioni su tali nuovi strumenti.
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