Grecia a rischio default, il governo: "Misure drastiche"

Economia

Il nuovo piano di austerità prevede tagli alle pensioni, nuove imposte sugli immobili, mobilità per 30mila dipendenti pubblici. Gli ispettori di Commissione europea, Bce e Fmi torneranno ad Atene a fine mese. I sindacati proclamano 2 giornate di sciopero

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Nuove importanti misure di austerità. E' l'impegno preso dalla Grecia con i rappresentanti di Fondo Monetario Internazionale, Commissione Europea e Ue per allontanare il rischio default. Non quello "pilotato" previsto dal secondo piano di aiuti deciso il 21 luglio scorso, con il riscadenzamento dei bond e l'intervento dei privati, ma quello vero, incontrollabile, che porterebbe in Europa gli scenari dell'Argentina di 10 anni fa.

Atene pensa a un "piano a medio termine"
- La Grecia ha così convinto i finanziatori internazionali a tornare ad Atene a fine settembre per colloqui che spera garantiranno la nuova tranche da 8 miliardi del pacchetto di aiuti, indispensabile per evitare il fallimento. Un funzionario del ministero delle Finanze ha detto che la Grecia ha accettato di portare avanti misure del cosiddetto "piano a medio termine", in cui si è impegnata a tagliare il suo deficit di bilancio entro il 2014 e di vendere circa 50 miliardi di euro in beni dello Stato.

Il ministro delle Finanze: "Drastiche misure" -
"La Grecia sta affrontando la più grande crisi dai tempi della guerra civile", ha detto al parlamento di Atene il ministro delle finanze Evangelos Venizelos. "Il Paese si trova in una posizione estremamente difficile ed è costretto a varare drastiche misure di bilancio che richiedono altri sacrifici", ha aggiunto il ministro, che ha poi bacchettato i colleghi parlamentari affermando che "non hanno ancora capito i rischi" che corre la Grecia, fra questi "uno stallo totale dell'economia".

Taglio alle pensioni, imposta sulle proprietà - Nell'ambito delle nuove misure, secondo indiscrezioni provenienti da alcuni alti funzionari governativi, il governo greco taglierà le pensioni, estenderà l'incremento dell'imposta sulle proprietà immobiliari e metterà decine di migliaia di dipendenti pubblici in mobilità, nell'ambito dell'accordo raggiunto per poter continuare a ricevere gli aiuti internazionali.
Il governo avrebbe infatti deciso di procedere al taglio del 20% delle pensioni superiori ai 1.200 euro mensili e di ridurre ulteriormente le prestazioni agli ex dipendenti pubblici andati in pensione prima dei 55 anni, riferisce l'agenzia Reuters. Le misure adottate prevedono anche che 30.000 dipendenti pubblici vengano messi in 'labour reserve' quest'anno: i loro salari verranno ridotti al 60% e avranno un anno per trovare un altro posto nel settore pubblico altrimenti perderanno il lavoro. Per quel che riguarda invece la tassa sulle proprietà
immobilairi, inizialmente prevista fino al 2012, questa verrà estesa almeno fino al 2014.

Gli ispettori torneranno ad Atene - Dopo le promesse arrivate da Atene, l'intero team di ispettori internazionali ha annunciato di essere pronto a tornare in Grecia per fine settembre. La missione, composta da rappresentanti di Commissione europea, Banca centrale europea e Fondo Monetario Internazionale, stabilirà se la Grecia soddisfa i criteri concordati per l'erogazione della nuova tranche di prestiti d'emergenza.
"Ieri sera i capi della missione hanno avuto una conference call con il ministro delle finanze greco Evangelos Venizelos e alti funzionari presso il suo ministero", ha detto la Commissione. "Sono stati fatti buoni progressi e altre discussioni tecniche continueranno ad Atene nei prossimi giorni" dice la nota.

Due giorni di sciopero generale -
I principali sindacati ellenici hanno proclamato due nuove giornate di sciopero generale contro le ulteriori misure di austerità. Lo hanno riferito radio greche precisando che le giornate sono quelle di mercoledì 5 e di mercoledì 19 ottobre. Intanto giovedì 22 settembre tutti i mezzi di trasporto pubblico in Grecia si fermeranno per protesta contro la misura di sospensione temporanea dal lavoro del personale in eccesso nelle aziende a partecipazione statale e il trasferimento del personale.

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