Sky Italia: stupiti per il procedimento Antitrust

Economia

La decisione di estendere l'istruttoria per presunto abuso di posizione dominante per l'offerta sui Mondiali di calcio all'acquisizione dei diritti della Uefa Champions League appare inaspettata. L'azienda a disposizione dell'Autorità per approfondimenti

Sky Italia apprende con stupore la decisione dell’Autorità Antitrust italiana di estendere il procedimento per presunto abuso di posizione dominante, aperto nei confronti dell’azienda lo scorso novembre per l’offerta Sky relativa ai Mondiali FIFA 2010, relativamente all’acquisizione dei diritti della Uefa Champions League per le stagioni 2012-2013, 2013-2014 e 2014-2015. Sky Italia fin da subito si è messa a disposizione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per ogni approfondimento necessario.
L’iniziativa dell’Antitrust italiana appare inaspettata e totalmente ingiustificata in quanto Sky Italia ha acquisito i diritti televisivi della Uefa Champions League aggiudicandosi in esclusiva solo due dei tre pacchetti disponibili, al termine del bando di gara indetto dalla Uefa, secondo le procedure utilizzate negli altri mercati europei e nel pieno rispetto delle indicazioni fornite dalla Commissione Europea.

Peraltro, è utile ricordare che nell`ambito della stessa gara un altro operatore italiano, oltre ad aver nuovamente acquisito i diritti pay in esclusiva della Europa League, ha acquistato in totale esclusiva i diritti in chiaro per le stesse stagioni della Uefa Champions League.

Come già sottolineato in occasione dell’apertura di questa istruttoria da parte dell’Antitrust italiana, Sky ritiene che anche l’offerta relativa alla Uefa Champions League sia pienamente conforme alla normativa antitrust e regolamentare, in linea con tutte le consuetudini internazionali, oltreché rispondente ai rigidi requisiti contenuti nel bando di gara della Uefa.

Per questo motivo, pur confermando la disponibilità a collaborare pienamente con l’Antitrust, Sky ribadisce la propria assoluta convinzione di aver operato nel rispetto delle normative relative ai principi della concorrenza, per quanto attiene l’acquisizione sia dei diritti per i Mondiali FIFA 2010 sia per le stagioni 2012-2013, 2013-2014 e 2014-2015 della Uefa Champions League.

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