Obama: "Accordiamoci o sarà Armageddon economico"

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Stretta finale sul debito. Il presidente Usa rivolge un nuovo appello ai Repubblicani: "Non possiamo risolvere il problema del deficit senza tagli alle spese. Ma contemporaneamente dobbiamo anche chiedere sacrifici agli americani più ricchi"

Barack Obama, l'album fotografico

Il presidente Usa, Barack Obama, nel suo discorso radiofonico settimanale, si rivolge ai membri del Congresso e li invita a trovare un accordo sul debito per evitare quello che definisce un "Armageddon" economico.
"E' semplice - dice Obama - serve un approccio equilibrato, sacrifici condivisi e l'intenzione di fare scelte impopolari da tutte le parti". "Questo significa - aggiunge - spendere meno sui programmi interni, spendere meno per la difesa e prendere le leggi fiscali e tagliare alcuni sgravi e deduzioni degli americani più ricchi".
Obama, solo qualche giorno prima, aveva rinnovato il suo invito a trovare un "grande compromesso", che avrebbe tagliato alcuni programmi di spasa cari ai democratici, ma i Repubblicani si sono opposti alla sua richiesta di aumentare le tasse agli americani più abbienti.

Obama è tornato dunque a ripetere il suo invito a trovare un'intesa dell'ultimo minuto. "Evitiamo almeno l'Armageddon" ha detto, ricordando che gli Stati Uniti stanno andando fuori tempo massimo per evitare il default.
"La crisi nazionale del debito e dell'occupazione richiede un'azione reale - replica il leader repubblicano alla Camera, Mitch McConnell - Per cui è bene che il dibattito si sposti dalle stanze della Casa Bianca a quelle della Camera e del Senato". "E' tempo che anche i democratici si facciano seri - sostiene lo speaker del Senato, il repubblicano John Boehener - Abbiamo chiesto al presidente di guidarci, gli abbiamo chiesto di presentarci un vero piano, non discorso ma un piano reale, ma non l'ha fatto. Adesso lo faremo noi".

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