Borse in calo e attacchi speculativi: istruzioni per l'uso

Economia

"Spread", "Btp" e "vendite allo scoperto": gli esperti parlano sempre di più di un rischio contagio per l'Italia. Ecco un glossario per capire cosa sta succedendo sui mercati finanziari

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Ecco un glossario dei termini più utilizzati per capire l'attacco della speculazione contro l'euro:

BTP-BUND - Sono titoli di Stato pluriennali italiani (Btp, buoni del tesoro poliennali) e tedeschi (Bund). Con le loro emissioni i due stati si finanziano sui mercati. Il loro rendimento, che viene fissato con un'asta, è un indice della salute finanziaria e della credibilità dei due paesi. In questi giorni il Btp decennale ha raggiunto livelli record di spread (vedi voce) con i Bund tedeschi: questo significa non solo che per l'Italia diventa più caro ripagare il debito pubblico (vicino al 120% del Pil), ma anche che le previsioni dei mercati sulla salute finanziaria del paese sono negative.

SPREAD - E' una misura del rischio di insolvenza associato a un titolo di stato e, di conseguenza, della salute finanziaria di un Paese. Tecnicamente è il differenziale, valutato dal mercato, tra il rendimento di quel titolo e il rendimento di un titolo corrispondente di uno Stato considerato privo di rischio, come la Germania. L'aumento dello spread tra i Btp decennali e i Bund tedeschi a 10 anni, che in questi giorni sta toccando quote record, indica un aumento del costo per l'Italia di finanziarsi sui mercati.

RATING - Le agenzie di rating sono società private indipendenti che valutano il rischio associato a un titolo o a chi lo emette, sia un ente privato o pubblico, come uno Stato. Il loro giudizio è sintetizzato nel rating, un punteggio (espresso in lettere e cifre) che rappresenta la capacità dell'emittente di far fronte ai propri impegni e ha un enorme impatto sulle decisioni degli investitori. Le principali agenzie di rating - Standard & Poor's, Moody's e Fitch - sono oggetto di forti critiche per il loro ruolo nella crisi. L'Unione europea e l'Fsb sono al lavoro a una riforma per limitare la loro influenza sui mercati.

SOSPENSIONE TITOLI - Per evitare turbolenze eccessive sui mercati, al variare dei prezzi di un titolo oltre una certa soglia (che per le azioni è del 10%) le negoziazioni su quel titolo vengono automaticamente sospese. La sospensione può avvenire anche su decisione discrezionale della Consob. Alla sospensione segue un'asta di volatilità per fissare un nuovo prezzo. Per esempio, lunedì 11 le azioni della Cir sono state sospese per eccesso di ribasso. In seguito all'asta di volatilità sono state riammesse agli scambi.

VENDITE ALLO SCOPERTO - Le vendite allo scoperto (o "short selling") sono operazioni che sfruttano la possibilità, prevista sui mercati finanziari, di vendere titoli senza averne l'effettivo possesso e di acquistarli solo in seguito per consegnarli alla controparte. Di solito sono legate ad attese - o a speculazioni - su un prezzo in calo e possono rappresentare un 'pericolo' e una fonte di ulteriore instabilità dei mercati, se effettuate da grandi investitori come gli hedge fund. Per questo domenica 10 luglio la Consob ha imposto un obbligo di comunicazione per le vendite allo scoperto di dimensioni importanti. L'obbligo scatta per le operazioni che raggiungono lo 0,2% del capitale della società e, successivamente, a ogni variazione pari o superiore allo 0,1% del capitale.

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