Enac, il traffico aereo riprende quota: +7% rispetto al 2009

Economia

L’Ente nazionale per l’aviazione civile presenta il Rapporto 2010. Durante l’anno i passeggeri sono stati quasi 139 milioni. “L’annus horribilis è alle spalle”, dice il direttore generale. Ma rimane da risolvere il problema delle infrastrutture

di Valeria Valeriano

Dopo un anno in picchiata, il traffico aereo italiano riprende quota. È quanto emerge dal Rapporto 2010 dell’Enac, un focus sugli aeroporti presentato lunedì 4 luglio a Roma. Sono quasi 139 milioni le persone che hanno volato nei nostri cieli. Nove milioni in più rispetto al 2009, anno difficile per il settore.

I numeri: crescita alta ma infrastrutture inadeguate - “Se il 2009 è stato l’annus horribilis del trasporto aereo, il 2010 ha registrato una ripresa del traffico nonostante criticità come la nube vulcanica”, dice Alessio Quaranta, direttore generale dell’Ente nazionale per l’aviazione civile. In Italia hanno viaggiato 138.909.695 passeggeri, il 7 per cento in più rispetto all’anno precedente. Il tasso di crescita sale al 7,7 per cento se si considerano solo i voli di linea. Anche il numero dei movimenti (atterraggi e decolli) segna un + 3,8 per cento.
Una crescita così alta, però, pone un problema urgente: l’adeguatezza delle infrastrutture. “È verosimile che nei prossimi vent’anni il numero dei passeggeri in Italia cresca di 100 milioni, passando dagli attuali 130 milioni ai 230 entro il 2030”, spiega Alessio Quaranta. “Le infrastrutture attuali non saranno in grado di sostenere un tale sviluppo – continua Vito Riggio, presidente dell’Enac –. Di fronte a queste proiezioni è impensabile che gli scali possano diventare il collo di bottiglia dell’intero comparto”. Proprio per questo l’Enac ha commissionato uno studio sullo sviluppo futuro della rete aeroportuale. “Il sistema oggi conta 47 scali aperti al traffico commerciale. Molti sono al limite delle loro capacità – dice il direttore generale dell’Enac –. In futuro bisogna puntare su una loro specializzazione per tipologia”. Lo studio, secondo l’Ente nazionale per l’aviazione civile, potrebbe essere la base per redigere il Piano nazionale degli aeroporti (di cui si parlava già un anno fa). “Abbiamo ricevuto questo documento da poco – afferma Altero Matteoli, ministro delle Infrastrutture e dei trasporti –. Nei prossimi mesi completeremo la sua analisi e stabiliremo un quadro strategico di programmazione”.

Gli aeroporti: Fiumicino al primo posto - Una sezione del Rapporto 2010 dell’Enac è dedicata ai dati di traffico per ogni aeroporto. Mentre la classifica del 2009 mostrava tanti segni negativi, quella dell’anno successivo ne presenta solo nove. I dati si riferiscono a 44 scali. Al primo posto, sia per numero di passeggeri sia di movimenti nazionali e internazionali, c’è Roma Fiumicino (quasi 36 milioni di viaggiatori, +7,6%). Al secondo Milano Malpensa (quasi 19 milioni, +7,9%). Al terzo Linate che, come nel 2009, registra oltre 8 milioni di passeggeri. Gli aeroporti che superano i cinque milioni di viaggiatori sono otto, uno in più rispetto al 2009: oltre ai tre già citati, ci sono Bergamo, Venezia, Catania, Napoli e Bologna. Segnano tutti un incremento. Gli scali medi, quelli che vedono volare tra uno e cinque milioni di persone, sono 15 (di cui dieci con segno positivo rispetto al 2009). Ventuno gli aeroporti che non raggiungono il milione di passeggeri (quattro con percentuale negativa rispetto all’anno precedente). Fiumicino è al primo posto anche se consideriamo solo il traffico nazionale (seguito da Milano Linate e Catania) o solo quello internazionale (seguito da Milano Malpensa e Bergamo). “L’obiettivo primario – dice Guido Pugliesi, amministratore delegato dell’Enav, Ente nazionale per l’assistenza al volo – deve essere la razionalizzazione della rete aeroportuale nazionale. Bisogna utilizzare le risorse non per creare nuovi scali, ma per ammodernare, ampliare e potenziare in modo mirato quelli esistenti”.

Ambiente e sicurezza - Durante la presentazione del Rapporto 2010, l’Enac ha rimarcato il proprio impegno per garantire i massimi standard di sicurezza. È stata sottolineata anche la centralità della tutela dei diritti dei passeggeri. “In questo campo vantiamo dei primati – dice il direttore generale, Alessio Quaranta –. Siamo stati i primi in Europa, ad esempio, a pubblicare la Carta dei diritti del passeggero in caratteri Braille per non vedenti”.
Tra i temi trattati c’è anche l’ambiente. Il direttore generale ha parlato di un protocollo d’intesa con il ministero dell’Ambiente per una maggiore attenzione al problema e l’utilizzo di strutture ecosostenibili. “Progetti pilota per diminuire le emissioni di anidride carbonica – assicura Alessio Quaranta – sono già stati avviati negli scali di Lampedusa e Pantelleria”.

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