Una famiglia tipo dovrebbe arrivare a spendere 52 euro in più all'anno. A incidere sull'aumento le elevate quotazioni del petrolio e gli incentivi alle fonti rinnovabili
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Bollette più care per elettricità e gas da venerdì 1 luglio. In particolare, l'aggiornamento delle tariffe deciso dall'Autorità per l'energia (guarda anche la scheda su Who's Who) prevede un incremento dell'1,9% per la prima e del 4,2% per il secondo. Una famiglia tipo spenderà 52 euro in più su base annua, 8 euro in più per l'elettricità e 44 euro in più per il gas qualora l'incremento dovesse protrarsi anche oltrre la stagione estiva. "Per contenere almeno in parte le bollette gas in previsione dei maggiori consumi invernali", spiega un comunicato, "l'Autorità ha deciso di applicare anche per il prossimo anno la formula di aggiornamento dei prezzi del gas che consente di trasferire a beneficio dei consumatori i minori prezzi della materia prima registrati sui mercati spot e per le rinegoziazioni dei contratti a lungo termine".
Tra i "principali elementi" che hanno inciso sull'aggiornamento l'Autorità cita "i rialzi e il lungo protrarsi delle elevate quotazioni petrolifere" oltre agli "incentivi alle fonti rinnovabili ed assimilate". Alla diversa dinamica delle bollette di elettricità e gas hanno inoltre "concorso una serie di fattori quali: i differenti orizzonti temporali utilizzati per i metodi di aggiornamento; i differenti impatti dell'incremento della materia prima, nonché i differenti assetti di mercato".
Nel dettaglio, dal 1 luglio il prezzo di riferimento dell'energia elettrica sarà 16,490 centesimi di euro per kilowattora, con un aumento di 0,31 centesimi di euro per kilowattora, tasse incluse. La spesa media annua della famiglia tipo sarà pari a 445 euro così ripartita: 257 euro (pari al 57,68% del totale della bolletta) per i costi di approvvigionamento dell'energia e commercializzazione al dettaglio; 67 euro (15,07%) per i servizi tariffati a rete (trasmissione, distribuzione e misura); 63 euro (14,11%) per le imposte che comprendono l'Iva (circa 9,09% del totale) e le imposte erariali (o accise) e locali; 58 euro (13,14%) per gli oneri generali di sistema, fissati per legge.
I prezzi di riferimento del gas saranno invece di 79,70 centesimi di euro per metro cubo, con un aumento di 3,2 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse. Per il cliente tipo, se tali valori venissero confermati anche nella stagione invernale, ciò comporterebbe una spesa di circa 1.116 euro su base annua. La spesa media annua della famiglia tipo sarà così suddivisa: 421 euro (pari al 37,75% del totale della bolletta) per la materia prima gas; 401 euro per le imposte (35,94%) che comprendono le accise (19,18%), l'addizionale regionale (2,55%) e l'Iva (14,21%); 59 euro per trasporto e stoccaggio (5,31%); 140 euro per la distribuzione comprensivi degli oneri per la promozione del risparmio energetico, il miglioramento della qualità del servizio e il contenimento della spesa dei clienti con bassi consumi (12,55%); 94 euro per vendita al dettaglio, commercializzazione all'ingrosso ed oneri aggiuntivi (8,45%).
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