Istat, crescita del Pil sotto le attese

Economia

Il prodotto interno lordo è cresciuto dell'uno per cento rispetto all'anno scorso. Un dato inferiore al resto d'Europa. Per Montezemolo "questi numeri dimostrano che serve una coraggiosa politica economica che non c'è"

Il prodotto interno lordo italiano è cresciuto dello 0,1% congiunturale e dell'1% tendenziale nel primo trimestre dell'anno, abbondantemente al di sotto di quanto atteso degli economisti. L'unico comparto ad aver spinto il prodotto interno è stata l'agricoltura. Lo indicano i dati preliminari diffusi  dall'Istat (qui la ricerca completa in pdf), da confrontare, rispettivamente, con il +0,1% e il +1,5% del quarto trimestre del 2010. Un risultato che ha deluso gli osservatori e gli economisti che si aspettavano numeri più incoraggianti.

Montezemolo: "Un Paese bloccato" - "Inutile ripetere sempre le stesse cose: questi numeri di crescita minimale, inferiori agli altri Paesi europei, dimostrano che oltre a una doverosa politica di bilancio ci vuole una coraggiosa politica economica che non c'é". Lo ha detto l'ex presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo, aggiungendo che la politica economica deve puntare al recupero di risorse per gli investimenti, dell’evasione, e a un forte taglio della spesa pubblica. Montezemolo, a proposito dell'allarme contagio lanciato dal Fmi per quanto riguarda il debito, ha poi affermato che "non dobbiamo creare allarmismo né essere troppo pessimisti".

Alla domanda invece se il nuovo decreto sviluppo possa dare risposte alla crescita dell’Italia, Montezemolo ha risposto: "Non mi sembra affatto". "E' chiaro che nessuno può fare miracoli, ma vedo un Paese bloccato e la politica attenta a tutt'altro, a risse e contrapposizioni, che è l'opposto di ciò di cui questo Paese avrebbe bisogno". Secondo Montezemolo l’Italia avrebbe invece bisogno che "le persone più responsabili di entrambi gli schieramenti si mettessero d'accordo su poche e fondamentali cose centrali per le famiglie, per la crescita, per le imprese e per il futuro".

Il Pil in Europa - Il Pil dei diciassette Paesi dell’Eurozona e quello dell'Ue è aumentato invece dello 0,8% nel primo trimestre dell'anno, in rapporto al trimestre precedente. È quanto rileva Eurostat. Su base annua invece nelle due zone la crescita si è attestata al 2,5% (2% nel 2010 nella zona euro e 2,2% nell'Ue).

A trascinare la crescita europea è il boom del Pil tedesco nel primo trimestre, con un miglioramento dell'economia, il più forte dall’unificazione tedesca di vent’anni fa, che supera abbondantemente le stime del mercato. Il prodotto interno lordo é salito in Germania dell'1,5% rispetto al quarto trimestre 2010 (quando aveva fatto segnare un +0,4%), battendo ampiamente le attese, ferme ad un +0,9%. Il dato annuo ha riportato una crescita del 4,9%, contro le stime di un +4,2%.

Crescono anche il Pil francese nel primo trimestre (+1%, contro le attese di un +0,6%), facendo segnare il maggior rialzo dal 2006. E il Pil della Spagna, che registra nel primo trimestre 2011 un tasso di crescita dello 0,3% dopo il +0,2% del quarto trimestre 2010.

La Grecia, che ha segnato un aumento del Pil dello 0,8% nel primo trimestre 2011 rispetto all'ultimo del 2010, ha segnato invece una diminuzione del 4,8% su base annua. Segno meno anche per il Pil del Portogallo: -0,7% nel quarto trimestre rispetto al trimestre precedente e ugualmente -0,7% su base annua.

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