E' quanto rileva un studio di Adusbef e Federconsumatori: nel 2001 erano sufficienti 15 anni. Rispetto a 10 anni fa, i costi per l'abitazione sono aumentati di 241 euro al mese per quella di proprietà e di 707 euro per l'affitto
In dieci anni, dal 2001 ad oggi, i costi per la casa sono aumentati di 241 euro al mese per la casa di proprietà e di 707 euro per la casa in affitto. E se per l'acquisto di un appartamento-tipo di 90 mq in una zona semicentrale di una grande area metropolitana, nel 2001 erano necessari 15 anni di stipendio ora si è passati a 18 anni.
E' quanto emerge da uno studio dell'Osservatorio Nazionale della Federconsumatori sulle variazioni dei costi per l'affitto e per il mantenimento della casa dal 2001 ad oggi, elaborato insieme ad Adusbef. "Lo studio - sottolineano in una nota le due associazioni di consumatori - conferma che i costi relativi alla casa continuano a pesare fortemente sui bilanci familiari". "Ad aggravare la situazione - prosegue la nota - contribuiscono gli ulteriori rincari previsti per le spese connesse alla casa: dalla luce al riscaldamento, dal gas alla nettezza urbana". Secondo l'analisi, in media, nel 2011 rispetto al 2010, vi sarà un aggravio del +4%, pari a 57,80 euro al mese, per chi ha un appartamento in affitto, del +7%, pari a 64,90 euro al mese, per chi ha un appartamento di proprietà. Ma il confronto, rilevano le associazioni dei consumatori, "appare impressionante spostando il termine di paragone al 2001: per la casa in affitto i costi sono cresciuti dell'83%, ovvero +707,15 euro al mese, pari a 8.485,80 euro l'anno; per la casa di proprietà i costi sono aumentati del 33%, ovvero +241,35 euro al mese, pari a 2.896,20 euro l'anno".
"Quello che emerge chiaramente da questo studio - dicono anocra - è la difficoltà che le famiglie hanno nel sostenere i costi della casa. In una situazione di forte disagio, come quella che le famiglie attraversano, la casa continua a rappresentare, infatti, uno dei problemi più gravi del Paese, sia per quanto riguarda le abitazioni in affitto che per quelle di proprietà".
Le due associazioni chiedono dunque "urgenti provvedimenti rivolti, da un lato a ridurre il costo dell'abitazione, soprattutto per i ceti più deboli, dotando il Paese di un serio piano per l'edilizia residenziale e, dall'altro, a sostenere il potere di acquisto delle famiglie, attraverso una detassazione per il reddito fisso".
E' quanto emerge da uno studio dell'Osservatorio Nazionale della Federconsumatori sulle variazioni dei costi per l'affitto e per il mantenimento della casa dal 2001 ad oggi, elaborato insieme ad Adusbef. "Lo studio - sottolineano in una nota le due associazioni di consumatori - conferma che i costi relativi alla casa continuano a pesare fortemente sui bilanci familiari". "Ad aggravare la situazione - prosegue la nota - contribuiscono gli ulteriori rincari previsti per le spese connesse alla casa: dalla luce al riscaldamento, dal gas alla nettezza urbana". Secondo l'analisi, in media, nel 2011 rispetto al 2010, vi sarà un aggravio del +4%, pari a 57,80 euro al mese, per chi ha un appartamento in affitto, del +7%, pari a 64,90 euro al mese, per chi ha un appartamento di proprietà. Ma il confronto, rilevano le associazioni dei consumatori, "appare impressionante spostando il termine di paragone al 2001: per la casa in affitto i costi sono cresciuti dell'83%, ovvero +707,15 euro al mese, pari a 8.485,80 euro l'anno; per la casa di proprietà i costi sono aumentati del 33%, ovvero +241,35 euro al mese, pari a 2.896,20 euro l'anno".
"Quello che emerge chiaramente da questo studio - dicono anocra - è la difficoltà che le famiglie hanno nel sostenere i costi della casa. In una situazione di forte disagio, come quella che le famiglie attraversano, la casa continua a rappresentare, infatti, uno dei problemi più gravi del Paese, sia per quanto riguarda le abitazioni in affitto che per quelle di proprietà".
Le due associazioni chiedono dunque "urgenti provvedimenti rivolti, da un lato a ridurre il costo dell'abitazione, soprattutto per i ceti più deboli, dotando il Paese di un serio piano per l'edilizia residenziale e, dall'altro, a sostenere il potere di acquisto delle famiglie, attraverso una detassazione per il reddito fisso".