Palermo, la Finanza sequestra 732 milioni di euro alla mafia

Economia
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La cifra fa riferimento al solo 2010 ed è circa un decimo di una finanziaria nazionale. Gran parte arriva da aziende commerciali, soprattutto nel settore edilizio e della grande distribuzione alimentare. I DATI

La notizia non sta tanto nell’azione (il sequestro), ma nella cifra: 732 milioni di euro. A tanto ammontano i beni (e il denaro) sottratti alla mafia nel 2010 nella sola città di Palermo dalla Guardia di Finanza.
Un giro d’affari da capogiro, un decimo di una finanziaria nazionale, poco meno di quanto l’intero Comune di Palermo ha previsto di spendere in un anno, il 2009.
Gran parte arriva da aziende commerciali, soprattutto nel settore edilizio e della grande distribuzione alimentare; un quarto, circa il 27%, proviene invece dalla confisca di immobili.
Ed è qui che si registra un sensibile cambio di rotta negli ultimi anni: nel 2008, infatti, quasi tutte le confische riguardavano gli immobili (circa il 94% dei sequestri); le attività commerciali erano davvero numeri residuali.

Non solo mafia - Nelle loro attività, i finanzieri hanno inoltre eseguito 1.546 verifiche e controlli fiscali che hanno consentito di constatare violazioni all'Iva quantificate in 87 milioni di euro (rispetto ai 65 milioni di euro del 2009: + 35%).
Sono stati scoperti 164 evasori totali (rispetto ai 106 del 2009: +55%) e frodi comunitarie per 23 milioni di euro (rispetto ai 15 milioni del 2009: +55%).
L'attività ispettiva ha portato alla luce una base imponibile occultata al fisco pari a 297 milioni di euro, segnalata all'agenzia delle entrate. Sono state individuate 81 microimprese completamente sconosciute al fisco (rispetto alle 40 del 2009: + 100%), operanti nei settori dell'edilizia, dell'impiantistica, del commercio, della ristorazione e dell'artigianato.
Complessivamente, la lotta all'economia sommersa ha consentito di riportare alla luce una base imponibile per 128 milioni di euro e un'iva per 28 milioni di euro. Trovati inoltre 293 lavoratori "in nero", ovvero in completa evasione fiscale e contributiva (rispetto ai 236 del 2009: +25%).

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