Dal cibo (267 euro) alla benzina (137 euro) fino ai rincari per automobili e trasporti pubblici. L'anno nuovo inizia male per i consumatori che, complice l'infalzione, spenderanno almeno mille euro in più rispetto agli ultimi dodici mesi
Il gas, il cibo e la benzina. E ancora le tariffe autostradali, l’acqua e i biglietti di tram, autobus e navette.
La Befana è arrivata, ma chi aspettava caramelle e dolciumi è rimasto presto deluso.
Al posto di torte e pasticcini, non c’è il carbone. Molto peggio: il 2011 porta infatti una sfilza di rincari alle famiglie italiane.
C’è chi parla di mille euro l’anno, c’è chi dice che – complice un’inflazione record – saranno molti di più.
Un dato è certo: gli aumenti saranno a pioggia e sarà difficile scamparvi.
Cibo: si spenderanno 267 euro in più - Partiamo dal cibo. Secondo i calcoli di Adusbef e Federconsumatori, per pasta, pane, latte e derivati spenderemo 267 euro l’anno in più.
Non andrà meglio con gli altri prodotti del supermercato: per comprare detergenti e detersivi ci vorranno altri 87 euro.
Il risultato? Solo all’ipermarket lasceremo trenta euro al mese, rispetto a quelli spesi nei dodici precedenti.
Acqua, luce e gas: altri 160 euro - Non basta. La gragnola di rincari colpirà anche le tasse che già versiamo.
Per il gas pagheremo novanta euro in più, per acqua ed elettricità quaranta, per i rifiuti trenta.
I servizi bancari ci faranno invece sborsare una sessantina di euro oltre il livello dell’anno scorso.
Automobilisti: occhio alla stangata - A chi ha un'auto andrà molto peggio. Partiamo dall’assicurazione: le tariffe della Rc auto, già aumentate quest’anno del 17%, avranno un ulteriore rialzo che si attesterà intorno all’11-12%. Detto in soldoni: l'aumento ci costerà 250 euro.
Ma questa sarà solo una parte degli aggravi. Ai caselli autostradali spenderemo infatti 37 euro in più, mentre la benzina (ormai alle stelle) ci porterà via altri 137 euro.
Aumentano anche i trasporti pubblici - Chi non ha la passione del volante se la passerà meglio, ma con una fitta serie di distinguo. I pendolari spenderanno infatti dieci euro di più al mese; i residenti delle grandi città che si muoveranno con tram, bus e navette spenderanno – sono stime del quotidiano Repubblica – tra il 10% e il 25% in più dell’anno scorso: dal biglietto di metro più tram che a Genova toccherà 1,50 euro al rincaro dei parcheggi di Bologna fino alla revisione (al rialzo) dei ticket dei pullman dell’hinterland milanese.
La Befana è arrivata, ma chi aspettava caramelle e dolciumi è rimasto presto deluso.
Al posto di torte e pasticcini, non c’è il carbone. Molto peggio: il 2011 porta infatti una sfilza di rincari alle famiglie italiane.
C’è chi parla di mille euro l’anno, c’è chi dice che – complice un’inflazione record – saranno molti di più.
Un dato è certo: gli aumenti saranno a pioggia e sarà difficile scamparvi.
Cibo: si spenderanno 267 euro in più - Partiamo dal cibo. Secondo i calcoli di Adusbef e Federconsumatori, per pasta, pane, latte e derivati spenderemo 267 euro l’anno in più.
Non andrà meglio con gli altri prodotti del supermercato: per comprare detergenti e detersivi ci vorranno altri 87 euro.
Il risultato? Solo all’ipermarket lasceremo trenta euro al mese, rispetto a quelli spesi nei dodici precedenti.
Acqua, luce e gas: altri 160 euro - Non basta. La gragnola di rincari colpirà anche le tasse che già versiamo.
Per il gas pagheremo novanta euro in più, per acqua ed elettricità quaranta, per i rifiuti trenta.
I servizi bancari ci faranno invece sborsare una sessantina di euro oltre il livello dell’anno scorso.
Automobilisti: occhio alla stangata - A chi ha un'auto andrà molto peggio. Partiamo dall’assicurazione: le tariffe della Rc auto, già aumentate quest’anno del 17%, avranno un ulteriore rialzo che si attesterà intorno all’11-12%. Detto in soldoni: l'aumento ci costerà 250 euro.
Ma questa sarà solo una parte degli aggravi. Ai caselli autostradali spenderemo infatti 37 euro in più, mentre la benzina (ormai alle stelle) ci porterà via altri 137 euro.
Aumentano anche i trasporti pubblici - Chi non ha la passione del volante se la passerà meglio, ma con una fitta serie di distinguo. I pendolari spenderanno infatti dieci euro di più al mese; i residenti delle grandi città che si muoveranno con tram, bus e navette spenderanno – sono stime del quotidiano Repubblica – tra il 10% e il 25% in più dell’anno scorso: dal biglietto di metro più tram che a Genova toccherà 1,50 euro al rincaro dei parcheggi di Bologna fino alla revisione (al rialzo) dei ticket dei pullman dell’hinterland milanese.