Fisco, Tremonti: "Siamo aperti a qualsiasi spunto"

Economia
SIENA- 21 CONVEGNO NAZIONALE

Al via il confronto con le parti sociali. La priorità indicata del governo è ridare fiato alle famiglie. Confindustria chiede di mettere al centro lavoro e impresa. Epifani: ridurre il carico sui dipendenti

Ai blocchi di partenza la riforma fiscale: con l'incontro tra governo e parti sociali è stato avviato il processo per arrivare alla revisione del sistema tributario. "Una grande ambizione e una grande responsabilità, una riforma attesa da 40 anni", ha sottolineato il premier Silvio Berlusconi che non ha mancato l'appuntamento. "Siamo il primo Paese che avvia una grande riforma fiscale", ha sottolineato il ministro dell'Economia Giulio Tremonti.

Le parti sociali, che saranno chiamate ad un nuovo confronto nel giro di 3-4 giorni, salutano con favore l'avvio del processo. Il presidente della Confindustria Emma Marcegaglia sottolinea che "potrà essere lo strumento più potente per la crescita" e chiede "segnali in tempi stretti". Il leader della Cisl Raffaele Bonanni si dice "soddisfatto" e parla di "fase molto importante". Critico il numero uno della Cgil, Guglielmo Epifani: "Per ora solo parole", commenta.

La priorità della riforma è la famiglia e l'obiettivo è quello di concentrare gli aiuti lasciando la scelta agli stessi nuclei di come "allocare le risorse". I sostegni non mancano, è stato detto, ma sono dispersi tra Fisco e Inps. Alla fine il sistema "si è stratificato negli anni - ha sottolineato Berlusconi - e ci sono oltre 240 forme di erosione della base imponibile. Sono 140 miliardi di gettito che non entra nelle casse dell'erario". Una somma che potrà essere utile, invece, anche "per abbassare le aliquote".
Una riforma che dovrà essere "euro-compatibile", con "numeri seri e credibili" - ha sottolineato Tremonti - e che dunque "non può essere coperta dal recupero dell'evasione fiscale". Tremonti lo spiega subito dopo: "Il contrasto all'evasione fiscale è fonte di finanziamento e funzionamento fondamentale della riforma fiscale, ma per l'Europa - ha spiegato - il recupero dell'evasione fiscale prima va realmente fatto, poi utilizzato; non l'opposto".
Altro punto fermo della riforma: non sarà finanziata con un innalzamento della tassazione sulle rendite. "Abbiamo qualche refrattarietà. Tassare i Bot non è la cosa più razionale", ha tagliato corto il ministro.

Epifani: ridurre il carico sui dipendenti - Parte da una premessa il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani: "Se vogliamo fare le cose seriamente, dobbiamo fare delle scelte", altrimenti "non trovo onesto raccontarci un altro film". Di qui la considerazione che per ridurre il carico fiscale, a partire dai lavoratori dipendenti e per favorire l'occupazione, si "colpiscano", invece, i grandi patrimoni. Il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, vede invece nell'apertura del confronto con il governo un primo passo verso una "riforma importante. Siamo molto soddisfatti", afferma al termine del tavolo. Chiede che "non si carichi troppo sull'Irpef" e che si punti sulla famiglia, con un Nuovo assegno familiare (che sostituisca assegno al nucleo familiare e detrazioni per figli a carico).

Confindustria chiede di mettere al centro lavoro e impresa - Il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, si dice pronta a "collaborare", ma sostiene - pur riconoscendo la "complessità" della riforma - che "qualche segnale va dato in tempi non troppo lunghi". Anche la Uil, con il segretario confederale Domenico Proietti, afferma la necessità "intervenire già nei prossimi mesi con un primo pacchetto di interventi". Chiede l'introduzione anche del quoziente familiare l'Ugl.

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