Bp: 11,2 miliardi di dollari per i danni della marea nera

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La compagnia petrolifera responsabile del greggio fuoriuscito nel Golfo del Messico quantifica il costo del disastro. Intanto il nuovo ad Dudley lancia strategia per riabilitare la società

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11,2 miliardi di dollari: tanto sta costando la marea nera alla Bp, il colosso petrolifero responsabile dell'incidente nel Golfo del Messico che ha riversato in mare circa 4,9 milioni di barili di petrolio.
Lo ha rivelato la società nel giorno dell'insediamento ufficiale del nuovo ad Bob Dudley, che sostituisce il discusso predecessore Tony Hayward.
Il pozzo Macondo, da cui fuoriusciva il greggio dall'aprile scorso dopo un incidente costato la vita a 11 operai, è stato tappato a metà settembre: si tratta della più grande perdita offshore della storia.

Il costo dei danni potrebbe però salire fino a triplicare: secondo la Bp si potrebbe arrivare anche a 32,2 miliardi di dollari. In quest'ottica la compagnia ha previsto di dismettere asset per l'equivalente di 20 miliardi in modo da compensare le future perdite.
Nei giorni scorsi la società ha anche annunciato la ripresa del pagamento dei dividendi dopo lo stop forzato delle cedole seguito all'incidente.

Il nuovo ad Dudley, americano di 55 anni, ha annunciato una nuova strategia aziendale mirata a ridare credibilità alla Bp. Tra le operazioni previste la creazione di un'unità speciale di vigilanza incaricata della sicurezza nelle operazioni di esplorazione ed estrazione del greggio.

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