Il fatturato a maggio è cresciuto su base annua del 7,6%. L’export estero è cresciuto del 26,4% e l’import del 37,4%. Peggiora però l’andamento della bilancia commerciale che perde 1,064 milioni di euro
A maggio il fatturato è cresciuto su base annua del 7,6% sul mercato nazionale (+0,9% su aprile) e del 12% su quello estero (+0,5% su aprile). Nel confronto tendenziale - fa sapere sempre l'Istat - relativo al periodo gennaio-maggio 2010, un fatturato ha segnato una variazione positiva del 6,2%.
Guardando ai settori di attività economica, a maggio, il fatturato ha registrato gli aumenti più significativi per “fabbricazioni di coke e prodotti petroliferi raffinati” (+28,5%), “metallurgie e fabbricazione di prodotti in metallo” (+21,6%), e “fabbricazioni di prodotti chimici” (+19,9%). Contrazioni, invece, si sono rilevate per i comparti “fabbricazioni di mezzi di trasporto” (-7,1%), “estrazioni di minerali da cave e miniere” (-5,9%) e “industrie alimentari, bevande e tabacco” (-1,3%). Quanto ai raggruppamenti principali di industrie, il fatturato è cresciuto del 28,8% per l'energia del 14,2% per i beni intermedi, del 2,7% per i beni di consumo e del 2,3% per i beni strumentali.
Volano esportazioni e importazioni a giugno. In particolare, emerge dalla stima preliminare dell'Istat, su base tendenziale, l'export è cresciuto del 26,4% e l'import del 37,4%. A peggiorare è però l'andamento della bilancia commerciale: il saldo è risultato in deficit per 1.064 milioni di euro, contro l'avanzo di 77 milioni segnato nello stesso mese del 2009. Al netto della stagionalità, rispetto al mese di maggio 2010, le esportazioni sono aumentate del 9,2% e le importazioni del 2,9%. Nel trimestre aprile-giugno 2010, rispetto al trimestre precedente, le esportazioni sono salite del 9,2% e le importazioni dell'8,4%. Nel periodo gennaio-giugno 2010, rispetto allo stesso periodo del 2009, si sono registrati incrementi significativi sia per le esportazioni (+13,2%) sia, con maggiore intensità, per le importazioni (+21,6%). Il saldo commerciale del primo semestre del 2010 è negativo 10.215 milioni, in peggioramento rispetto al deficit di 4.277 milioni dello stesso periodo del 2009. Al netto del comparto energetico, la bilancia commerciale con i paesi extra Ue mostra un attivo rilevante (14.266 milioni di euro), seppure in diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2009 (16.277 milioni).
A giugno l'Istat ha rilevato incrementi tendenziali delle esportazioni verso tutti i principali partner commerciali. In particolare, le esportazioni sono aumentate verso la Turchia (+66%), i paesi Mercosur (+63,5%), l'India (+41,4%), la Russia (+40,7%), gli Stati Uniti (+31,8%) e la Cina (+31,7%). Dal lato delle importazioni, la crescita interessa tutti i principali paesi ed aree geoeconomiche di origine ad esclusione della Russia (-22,2%), e in particolare i paesi Eda (+63%) e la Cina (+52,7%). I flussi relativi ai raggruppamenti principali per tipologia di beni mostrano incrementi tendenziali generalizzati. Per le esportazioni, andamenti positivi superiori alla media si rilevano per l'energia (+51,7%), per i prodotti intermedi (+28,4%) e per i beni di consumo durevoli (+27,3%).
Anche per le importazioni i segnali generalizzati di crescita, registrati nei mesi precedenti, sono ulteriormente confermati nel mese di giugno, con incrementi molto rilevanti per i prodotti intermedi (+77,7%).
Guardando ai settori di attività economica, a maggio, il fatturato ha registrato gli aumenti più significativi per “fabbricazioni di coke e prodotti petroliferi raffinati” (+28,5%), “metallurgie e fabbricazione di prodotti in metallo” (+21,6%), e “fabbricazioni di prodotti chimici” (+19,9%). Contrazioni, invece, si sono rilevate per i comparti “fabbricazioni di mezzi di trasporto” (-7,1%), “estrazioni di minerali da cave e miniere” (-5,9%) e “industrie alimentari, bevande e tabacco” (-1,3%). Quanto ai raggruppamenti principali di industrie, il fatturato è cresciuto del 28,8% per l'energia del 14,2% per i beni intermedi, del 2,7% per i beni di consumo e del 2,3% per i beni strumentali.
Volano esportazioni e importazioni a giugno. In particolare, emerge dalla stima preliminare dell'Istat, su base tendenziale, l'export è cresciuto del 26,4% e l'import del 37,4%. A peggiorare è però l'andamento della bilancia commerciale: il saldo è risultato in deficit per 1.064 milioni di euro, contro l'avanzo di 77 milioni segnato nello stesso mese del 2009. Al netto della stagionalità, rispetto al mese di maggio 2010, le esportazioni sono aumentate del 9,2% e le importazioni del 2,9%. Nel trimestre aprile-giugno 2010, rispetto al trimestre precedente, le esportazioni sono salite del 9,2% e le importazioni dell'8,4%. Nel periodo gennaio-giugno 2010, rispetto allo stesso periodo del 2009, si sono registrati incrementi significativi sia per le esportazioni (+13,2%) sia, con maggiore intensità, per le importazioni (+21,6%). Il saldo commerciale del primo semestre del 2010 è negativo 10.215 milioni, in peggioramento rispetto al deficit di 4.277 milioni dello stesso periodo del 2009. Al netto del comparto energetico, la bilancia commerciale con i paesi extra Ue mostra un attivo rilevante (14.266 milioni di euro), seppure in diminuzione rispetto allo stesso periodo del 2009 (16.277 milioni).
A giugno l'Istat ha rilevato incrementi tendenziali delle esportazioni verso tutti i principali partner commerciali. In particolare, le esportazioni sono aumentate verso la Turchia (+66%), i paesi Mercosur (+63,5%), l'India (+41,4%), la Russia (+40,7%), gli Stati Uniti (+31,8%) e la Cina (+31,7%). Dal lato delle importazioni, la crescita interessa tutti i principali paesi ed aree geoeconomiche di origine ad esclusione della Russia (-22,2%), e in particolare i paesi Eda (+63%) e la Cina (+52,7%). I flussi relativi ai raggruppamenti principali per tipologia di beni mostrano incrementi tendenziali generalizzati. Per le esportazioni, andamenti positivi superiori alla media si rilevano per l'energia (+51,7%), per i prodotti intermedi (+28,4%) e per i beni di consumo durevoli (+27,3%).
Anche per le importazioni i segnali generalizzati di crescita, registrati nei mesi precedenti, sono ulteriormente confermati nel mese di giugno, con incrementi molto rilevanti per i prodotti intermedi (+77,7%).