Istat, 1 giovane su 3 è senza lavoro: è record dal 2004

Economia
disoccupati_ansa

Tra i 15 e i 24 anni il tasso di non occupati è pari al 29,2%. Gli uomini con un impiego sono il 67,9%; le donne il 46%. Rapporto deficit-Pil in leggero calo. Marcegaglia: “Disoccupazione stabile non è un dato negativo”

Lavoro - Il tasso di disoccupazione italiano a maggio si mantiene per il terzo mese consecutivo all'8,7%, dato migliore rispetto alla mediana dell'8,9%. Secondo i dati Istat , risulta però in aumento rispetto a maggio 2009 (7,5%) di 1,2 punti percentuali. In aumento il tasso di disoccupazione giovanile pari al 29,2 per cento: rispetto ad aprile, è salito di 0,2 punti percentuali mentre rispetto a maggio 2009 di 4,7 punti percentuali.
Tra i 15 e i 24 anni il tasso di disoccupazione è pari al 29,2%, in rialzo di 0,2 punti percentuali su marzo. Il tasso di disoccupazione delle donne sale di un decimo di punto percentuale al 10,1%. Aumentano di 64.000 unità gli inattivi, che portano il tasso totale di inattività al 37,7%, in rialzo di 2 decimi di punto percentuali su aprile. Gli occupati scendono di 38.000 unità in termini congiunturali e di 262.000 rispetto allo stesso mese dello scorso anno.

Disoccupazione giovanile - La disoccupazione giovanile non è mai stata così alta da gennaio 2004, da quando cioè sono iniziate le serie storiche dell'Istat: il livello del 29,2 segnato a maggio scorso, infatti, non è mai stato toccato precedentemente. Il 29,2% supera anche il dato del 2009, anno nero della crisi, quando il tasso di disoccupazione giovanile registro' la percentuale del 27,1%.
Rispetto ai mesi precedenti, inoltre, il dato del 29,2% mostra peraltro un trend in forte aumento: la disoccupazione giovanile ha segnato infatti il 29,1% ad aprile, ma a marzo fu decisamente più contenuto (27,6%) e a febbraio invece si registrò il 28,2%.

Rapporto Deficit/Pil - Nel primo trimestre del 2010 l'indebitamento netto in rapporto al Pil si è attestato all'8,7% dal 9,2% del primo trimestre 2009. I dati, diffusi da Istat sono molto vicini a quelli che valgono ai fini di Maastricht ma non del tutto coincidenti in quanto non tengono conto delle operazioni di swap. Le entrate totali sono cresciute dello 0,3% in termini tendenziali. Le entrate correnti sono cresciute dello 0,1%.
Balzano le entrate in conto capitale (+37,7% sullo stesso periodo del 2009), grazie alla contabilizzazione del gettito raccolto con la riapertura dello scudo fiscale. Le uscite totali sono diminuite in termini tendenziali dello 0,7%. Le uscite correnti hanno registrato un aumento tendenziale dello 0,9%. Le uscite in conto capitale sono diminuite del 20,7%.

Il commento di Emma Marcegaglia:

Economia: I più letti

[an error occurred while processing this directive]