Referendum Pomigliano, ha votato il 95% degli operai

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Alta l'affluenza: 4.642 lavoratori su 4.881 hanno espresso il loro parere sull’accordo siglato tra la Fiat e i sindacati Uilm-Fim-Ugl-Fismic per portare nella fabbrica la produzione della Panda. Segui i risultati in diretta su SKY TG24

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Pomigliano ha votato. Le tute blu dello stabilimento Fiat del napoletano hanno deciso il futuro della loro fabbrica. Hanno votato in tanti il referendum sull'accordo siglato fra il Lingotto e i sindacati Uilm-Fim-Ugl-Fismic, ma non dalla Fiom, braccio metalmeccanico della Cgil che sostiene che la proposta dell'azienda viola le leggi, anche costituzionali, annullando i diritti dei lavoratori soprattutto in materia di sciopero e malattia.

I lavoratori hanno risposto Sì o un No al quesito: “Sei favorevole all'ipotesi d'accordo del 15 giugno 2010 sul progetto 'Futura Panda' a Pomigliano?”. Altissima la percentuale dei votanti: 4.642  lavoratori su 4.881. Si tratta del 95% degli operai di Pomigliano d'Arco Il dato è stato fornito da Giovanni Sgambati, segretario generale della Uilm Campania. Rocco Palombella, leader della Uilm nazionale commenta: "Aspettiamo fiduciosi lo spoglio delle schede votate, ma confidiamo in un largo consenso alla nostra intesa da parte dei lavoratori dello stabilimento campano. Non ci sbilanciamo nelle percentuali, ma attendiamo prima di pronunciarci il termine dello scrutinio che si avrà a tarda sera. L'affluenza registrata rappresenta un grande risultato democratico di cui tutto il sindacato dovrà tener conto".

Con l'intesa la Fiat si impegna a investire circa 700 milioni per portare la produzione della nuova Panda dalla Polonia in Italia. Le previsioni sono per una netta vittoria dei favorevoli all'accordo, su cui spingono i sindacati firmatari e anche settori della Cgil. L'azienda resta comunque guardinga e vuole valutare bene il risultato della consultazione prima di prendere decisioni. Non è detto infatti che il referendum sia sufficiente per chiudere questa lunga partita. Le opzioni sul tavolo sono piu d'una, e secondo indiscrezioni di stampa ce ne potrebbe essere una nuova, con una newco che gestisca l'impianto.

Sul punto la Fiat mantiene il massimo riserbo. L'Ad Sergio Marchionne non ha voluto fornire indicazioni sulla soglia di "sì" necessaria a sciogliere i dubbi o sulle strade che si potrebbero percorrere a seconda dell'esito della consultazione.

Secondo l'intesa la produzione della Panda verrà effettuata tenendo aperta la fabbrica 24 ore al giorno, 6 giorni su 7, per 18 turni totali. L'orario individuale resta invariato a 40 ore contrattuali. Se la Fiat dovesse ritenerlo necessario potrà ricorrere a 120 ore annue di straordinario rispetto alle 40 previste dal contratto. I lavoratori potranno usufruire di tre pause da dieci minuti ciascuna, mentre finora erano due di venti minuti. La pausa mensa viene spostata a fine turno. Viene introdotta una clausola sul cosiddetto 'assenteismo anomalo'. In caso di picchi di assenze per malattia collegati a scioperi, manifestazioni esterne ecc. l'azienda si riserva di non retribuire i primi tre giorni. Sono poi previste sanzioni per il sindacato nel caso di mancato rispetto dell'accordo. In caso di sciopero che violi l'accordo sono previste sanzioni economiche.

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