Si è tenuto a Roma l’incontro tra il presidente dell’Unione europea e il Presidente del Consiglio per confrontarsi sulla crisi economica che scuote il Vecchio Continente. Barroso: “E’ giunto il momento di ridurre il debito dei singoli Stati”
"C'e' piena consapevolezza da tutti i Paesi d'Europa di avere, per così dire, vissuto al di sopra delle proprie possibilità". Silvio Berlusconi inquadra così le ragioni della crisi che scuote l'Europa. Nelle dichiarazioni alla stampa al termine del bilaterale a Palazzo Chigi con il presidente della Commissione Europea, Barroso, il presidente del Consiglio aggiunge che "tutti i Paesi d'Europa hanno dei debiti importanti, e invece di chiudere i bilanci con un margine che consentisse una graduale riduzione del debito, hanno sempre chiuso con un margine di deficit in più che ha aumentato il debito".
Così, eccoci ai giorni nostri, alla paura per il caso Grecia e alla necessità per Atene di prendere "provvedimenti
di riduzione drastica dei suoi costi" mentre "noi abbiamo ritenuto di dare il nostro contributo all'aiuto alla Grecia, da parte di tutti i Paesi dell'euro".
Da parte sua il Presidente Barroso ha sottolineato che è il momento di ridurre il debito dei singoli stati con riforme strutturali, anche perché la fragilità finanziaria dei Paesi europei è stata cavalcata dalla speculazione.
E' vero che ci sono stati "abusi” da parte della speculazione, ma è anche vero che gli speculatori hanno cavalcato l'onda dell'eccessivo debito. Noi siamo stati capaci di dare risposte nella prima fase, ma è arrivato il momento di affrontare i problemi strutturali eliminando l'eccesso di spesa e di spreco e di fare le riforme strutturali", ha detto Barroso.
Il presidente della Commissione Ue ha anche detto "che la crisi ha colpito un Paese [la Grecia] che rappresenta solo il 2% del Pil europeo, ma ha avuto effetti molto più ampi" con attacchi ai debiti sovrani di alcuni Paesi.
Tutte le notizie sulla crisi greca
Così, eccoci ai giorni nostri, alla paura per il caso Grecia e alla necessità per Atene di prendere "provvedimenti
di riduzione drastica dei suoi costi" mentre "noi abbiamo ritenuto di dare il nostro contributo all'aiuto alla Grecia, da parte di tutti i Paesi dell'euro".
Da parte sua il Presidente Barroso ha sottolineato che è il momento di ridurre il debito dei singoli stati con riforme strutturali, anche perché la fragilità finanziaria dei Paesi europei è stata cavalcata dalla speculazione.
E' vero che ci sono stati "abusi” da parte della speculazione, ma è anche vero che gli speculatori hanno cavalcato l'onda dell'eccessivo debito. Noi siamo stati capaci di dare risposte nella prima fase, ma è arrivato il momento di affrontare i problemi strutturali eliminando l'eccesso di spesa e di spreco e di fare le riforme strutturali", ha detto Barroso.
Il presidente della Commissione Ue ha anche detto "che la crisi ha colpito un Paese [la Grecia] che rappresenta solo il 2% del Pil europeo, ma ha avuto effetti molto più ampi" con attacchi ai debiti sovrani di alcuni Paesi.
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