La moneta unica risale dopo aver toccato i minimi sul dollaro da quattro anni. Da inizio mese è in calo del 7% sulla banconota Usa. Juncker: sono preoccupato dalla rapidità con cui è scesa
L'euro si riprende, dopo essere sceso ai minimi da quattro anni. La moneta europea chiude a 1,2339 dollari, dopo essere scesa a un minino di 1,2237 per il timore, da parte degli investitori, che i piani di austerità finiscano per frenare la crescita europea.
Successivamente gli stessi investitori che avevano comprato a breve derivati che scommettevano sulla discesa dell'euro, hanno preferito aggiustare i loro investimenti con ricoperture che hanno fatto
risalire la moneta europea.
Anche l'aumento record a marzo dei flussi di capitali esteri negli Usa su attività a lungo termine, a risvegliato la propensione al rischio degli investitori, spingendo l'euro al rialzo, fino a un massimo di
1,2414 dollari. Attualmente l'euro resta comunque debole, in calo del 7% sul dollaro dall'inizio del mese. Euro/yen a 114,07 e dollaro/yen a 92,47.
Ed esprike preoccupazione per la moneta unica Jean-Claude Juncker, capo dell'Eurogruppo. "Non sono preoccupato tanto dall'attuale tasso di cambio dell'euro, quanto dalla rapidità con cui è sceso".
Successivamente gli stessi investitori che avevano comprato a breve derivati che scommettevano sulla discesa dell'euro, hanno preferito aggiustare i loro investimenti con ricoperture che hanno fatto
risalire la moneta europea.
Anche l'aumento record a marzo dei flussi di capitali esteri negli Usa su attività a lungo termine, a risvegliato la propensione al rischio degli investitori, spingendo l'euro al rialzo, fino a un massimo di
1,2414 dollari. Attualmente l'euro resta comunque debole, in calo del 7% sul dollaro dall'inizio del mese. Euro/yen a 114,07 e dollaro/yen a 92,47.
Ed esprike preoccupazione per la moneta unica Jean-Claude Juncker, capo dell'Eurogruppo. "Non sono preoccupato tanto dall'attuale tasso di cambio dell'euro, quanto dalla rapidità con cui è sceso".