Il banchiere romano prende il posto occupato da Antoine Bernheim alla guida del gruppo triestino. Giovanni Perissinotto e Sergio Balbinot saranno i due amministratori delegati. "Nessuna fusione con Mediobanca" assicura
Il Cda di Generali ha nominato oggi Cesare Geronzi presidente delle Generali per il prossimo triennio con compiti di sovrintendenza sull'attuazione delle delibere del Cda, dell'esecutivo e delle strategie aziendali. Giovanni Perissinotto e Sergio Balbinot saranno i due amministratori delegati, il primo con qualifica di "group ceo" e con i compiti di guida e gestione operativa della società e del gruppo in Italia e all'estero, dice una nota. A Balbinot farà capo la gestione operativa degli affari assicurativi all'estero e della riassicurazione in Italia e all'estero. Il Cda ha inoltre deciso la nomina di tre vicepresidenti che sono Vincent Bollorè, Francesco Gaetano Caltagirone e Alberto Nagel.
"Con l'entrata dei francesi nel patto di sindacato di Mediobanca c'è stata una stabilità che dura da 10 anni, di cui ha goduto anche il sistema che ruota attorno a Generali": lo ha detto il neopresidente del Leone, Cesare Geronzi. Nella conferenza stampa di chiusura dell'assemblea, Geronzi ha ricordato che la nomina odierna alla guida di Generali "è la conclusione di un percorso che mi ha visto protagonista di un lavoro per stabilizzare e tranquillizzare l'azionariato. E' ovvio - ha concluso - che io oggi sia qui".
Mi piacerebbe che al termine del mio mandato avessimo un'ulteriore grandezza della compagnia" ha continuato Geronzi. Il neopresidente ha anche auspicato che le Generali abbiano "un forte radicamento nel Paese" e che sia "una concorrenza maggiore", cosa che innescherebbe "un circuito virtuoso" che sarebbe "nel'interesse dei risparmiatori e degli utenti dei servizi assicurativi". Le Assicurazioni Generali sono "gestite in modo encomiabile" e "io non farò altro che accompagnare il lavoro dei due amministratori delegati" ha poi spiegato Geronzi
Antoine Bernheim è stato nominato "presidente d'onore della compagnia. Lo abbiamo salutato con un lungo applauso". La carica, ha detto il neo presidente delle Generali Cesare Geronzi, mira anche "a lenire la sofferenza che egli ha provato". Quella di oggi, ha aggiunto Geronzi, "e' stata una giornata faticosa per tutti, ma sicuramente importante per le Generali".
"Non esiste alcun programma in questo senso": così il presidente di Generali, Cesare Geronzi, ha risposto a una domanda dei giornalisti sull'esistenza o meno di piani per una fusione con Mediobanca.
"Con l'entrata dei francesi nel patto di sindacato di Mediobanca c'è stata una stabilità che dura da 10 anni, di cui ha goduto anche il sistema che ruota attorno a Generali": lo ha detto il neopresidente del Leone, Cesare Geronzi. Nella conferenza stampa di chiusura dell'assemblea, Geronzi ha ricordato che la nomina odierna alla guida di Generali "è la conclusione di un percorso che mi ha visto protagonista di un lavoro per stabilizzare e tranquillizzare l'azionariato. E' ovvio - ha concluso - che io oggi sia qui".
Mi piacerebbe che al termine del mio mandato avessimo un'ulteriore grandezza della compagnia" ha continuato Geronzi. Il neopresidente ha anche auspicato che le Generali abbiano "un forte radicamento nel Paese" e che sia "una concorrenza maggiore", cosa che innescherebbe "un circuito virtuoso" che sarebbe "nel'interesse dei risparmiatori e degli utenti dei servizi assicurativi". Le Assicurazioni Generali sono "gestite in modo encomiabile" e "io non farò altro che accompagnare il lavoro dei due amministratori delegati" ha poi spiegato Geronzi
Antoine Bernheim è stato nominato "presidente d'onore della compagnia. Lo abbiamo salutato con un lungo applauso". La carica, ha detto il neo presidente delle Generali Cesare Geronzi, mira anche "a lenire la sofferenza che egli ha provato". Quella di oggi, ha aggiunto Geronzi, "e' stata una giornata faticosa per tutti, ma sicuramente importante per le Generali".
"Non esiste alcun programma in questo senso": così il presidente di Generali, Cesare Geronzi, ha risposto a una domanda dei giornalisti sull'esistenza o meno di piani per una fusione con Mediobanca.