Continua a essere oggetto di contestazione la privatizzazione della gestione idrica, che entrerà in vigore a partire dal 2011. Ma i casi d'affidamento a terzi sono già esistenti come quello del capoluogo ciociaro, monitorato dalla rubrica "Di tasca tua"
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Non si placano le polemiche sul "decreto Ronchi", che garantirà a privati, a partire dal 2011, la gestione dell'acqua. E, al di là delle guerre ideologiche connesse col tema della liberalizzazione dei servizi pubblici, sono i casi già esistenti d'affidamento a terzi a far discutere.
Dei sette gestori totalmente privati in Italia, la rubrica di SKY TG24 "Di tasca tua" ha monitorato il caso di "AceaAto5" a Frosinone, dove fioccano i reclami contro le bollette per il servizio idrico. Nel capoluogo ciociaro, infatti, all'innalzamento vertiginoso delle tariffe non è affatto corrisposto un miglioramento del servizio. La stessa Commissione di vigilanza del ministero dell'Ambiente ha definito illegittimo l'aumento del 20%, registrato a Frosinone.
Al di la della contrapposizione tra pubblico e privato è necessario, comunque, che l'iter della privatizzazione preveda un'autorità garante, preposta al controllo dell'equità della tariffe. E, purtoppo, quest'elemento è, al momento, del tutto assente nella relativa legge.
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L'Italia alla guerra dell'acqua
Dal 2011 acqua gestita dai privati
Privatizzazione acqua: arriva il sì della Camera
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Al di la della contrapposizione tra pubblico e privato è necessario, comunque, che l'iter della privatizzazione preveda un'autorità garante, preposta al controllo dell'equità della tariffe. E, purtoppo, quest'elemento è, al momento, del tutto assente nella relativa legge.
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