Al ritiro delle auto in Giappone seguirà quelllo delle vetture in Europa e Stati Uniti. Fino a venerdì l'azienda aveva escluso la possibilità del richiamo
La Toyota richiamerà oltre 400.000 auto ibride a livello mondiale, incluso l'ultimo modello della Prius, per intervenire sul software del sistema frenante. L'intervento si profila particolarmente massiccio in Giappone, con 223.000 veicoli, e Stati Uniti, dove saranno riviste 147.500 automobili. I modelli interessati sono la nuova Prius, la Prius plug-in, la Sai Sedan e la Lexus Hs250h.
Un colpo d'immagine durissimo per Toyota, l'azienda produttrice di auto conosciuta per la qualità totale. Alla fine saranno oltre 400mila le vetture richiamate in fabbrica per possibili difetti al freno. Lo ha annunciato Akio Toyoda, presidente del gigante dell'automobile. Ancora venerdì scorso il presidente del gruppo escludeva categoricamente la necessità del richiamo.
"Con me stesso alla guida, tutti noi alla Toyota affronteremo la questione in stretta cooperazione, con i nostri concessionari e i nostri fornitori. Insieme - ha continuato Toyoda - faremo ogni cosa in nostro potere per riconquistare la fiducia dei clienti". Il numero uno del gruppo, in risposta a una domanda, ha anticipato che si recherà negli Stati Uniti - dove domani ci sarà un'audizione del Congresso sulla vicenda Toyota - "allo scopo di incontrare e incoraggiare le persone e chi lavora con noi. Vorrei spiegare quel che vogliamo fare tutti insieme".
Un colpo d'immagine durissimo per Toyota, l'azienda produttrice di auto conosciuta per la qualità totale. Alla fine saranno oltre 400mila le vetture richiamate in fabbrica per possibili difetti al freno. Lo ha annunciato Akio Toyoda, presidente del gigante dell'automobile. Ancora venerdì scorso il presidente del gruppo escludeva categoricamente la necessità del richiamo.
"Con me stesso alla guida, tutti noi alla Toyota affronteremo la questione in stretta cooperazione, con i nostri concessionari e i nostri fornitori. Insieme - ha continuato Toyoda - faremo ogni cosa in nostro potere per riconquistare la fiducia dei clienti". Il numero uno del gruppo, in risposta a una domanda, ha anticipato che si recherà negli Stati Uniti - dove domani ci sarà un'audizione del Congresso sulla vicenda Toyota - "allo scopo di incontrare e incoraggiare le persone e chi lavora con noi. Vorrei spiegare quel che vogliamo fare tutti insieme".