Eni, accordo per lo sfruttamento del greggio iracheno

Economia
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Oggi l'ENI ha siglato un importante accordo per lo sfruttamento di petrolio in Iraq. Insieme all'americana Occidental Petrolium e alla coreana Kogas, Eni dovrà aumentare l'estrazione di greggio dal giacimento di Zubair

L'Iraq ha firmato un contratto definitivo con un consorzio guidato dall'italiana Eni per sviluppare il giacimento petrolifero di Zubair da 4 miliardi di barili. Eni e i suoi partner, l'americana Occidental Petroleum e la coreana KOGAS, hanno stabilito un target di produzione per il giacimento di 1,2 milioni di barili al giorno. Il gruppo petrolifero sudcoerano Kogas ha preannunciato investimenti per 6,5 miliardi di dollari nel giacimento iracheno di Zubair, nell'ambito del consorzio internazionale guidato da Eni che dovrebbe firmare l'accordo definitivo di sfruttamento venerdì prossimo.

Il consorzio, di cui fa parte anche l'americana Occidental Petroleum, si aggiudicò l'anno scorso il diritto di sviluppare il giacimento nel sud dell'Iraq, vincendo la prima asta di concessioni petrolifere tenuta nel Paese dall'invasione americana del 2003. Il giacimento, con riserve complessive per quattro miliardi di barili, poteva contare su una capacità produttiva di 195.000 barili giornalieri, che dovrà salire fino a quota 1,2 milioni, ha comunicato Kogas. Il progetto rientra in una serie di accordi che dovrebbero spingere l'Iraq dall'undicesimo al terzo posto nella classifica mondiale dei produttori di greggio, fornendo al Paese i soldi necessari per la ricostruzione, dopo anni di guerra e declino economico.

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