E’ il dato più alto dall’aprile del 2004. Rispetto al mese di ottobre le persone in cerca di lavoro sono 30 mila in più, 313 mila in più di novembre 2008. E nei primi nove mesi del 2009 il deficit pubblico è quasi raddoppiato rispetto al 2008
Il tasso di disoccupazione a novembre ha raggiunto l'8,3%, il dato più alto da aprile 2004. Lo comunica l'Istat, ricordando che a novembre 2008 il tasso di disoccupazione si era attestato al 7,1%. L'Istat segnala che a novembre gli occupati erano pari a 22.876.000 con un tasso di occupazione pari a 57,1% (-0,1 punti percentuali rispetto a ottobre e -1,1 punti rispetto a novembre 2008). Sono aumentate le persone senza lavoro raggiungendo quota 2.079.000 unità (+30.000 rispetto a ottobre e +313.000 rispetto a novembre 2008). Il numero degli inattivi tra i 15 e i 64 anni è rimasto sostanzialmente stabile (+0,1%) rispetto a ottobre 2009 mentre è aumentato dell'1,8% (+269.000 unità) rispetto a novembre 2008.
Gli occupati maschi a novembre erano 13.689.000 unità con un calo di 24.000 unità rispetto a ottobre e di 261.000 rispetto a novembre 2008. Le femmine occupate a novembre erano 9.187.000 con un calo di 20.000 unità rispetto a ottobre e di 127.000 rispetto a novembre 2008. I disoccupati uomini sono 1.088.000 (+31.000 rispetto a ottobre e +211.000 rispetto a novembre 2008) mentre le donne che cercano lavoro sono 990.000 in calo di mille unità rispetto a ottobre, anche a causa dell'effetto scoraggiamento, e in aumento di 130.000 unità rispetto a novembre 2008. A patire gli effetti della crisi sono soprattutto i giovani che registrano un tasso di disoccupazione nella fascia tra i 15 e i 24 anni del 26,5% superiore a tre volte quello complessivo pari all'8,3% registrato nel periodo.
Sul fronte conti pubblici, l’Istituto nazionale di Statistica rileva che nei primi nove mesi del 2009 il deficit delle pubbliche amministrazioni è stato pari al 5,2% contro il 2,8% dello stesso periodo del 2008. Nel terzo trimestre l'indebitamento netto è stato pari al 3,3% (nel corrispondente trimestre del 2008 era stato dell'1,3%).
Secondo le rilevazioni dell'Istat contenute nel conto economico trimestrale delle amministrazioni pubbliche relativo al terzo trimestre, l'indebitamento al netto degli interessi passivi, è risultato positivo e pari a 2.244 milioni con una incidenza positiva sul Pil dello 0,6%. Nello stesso periodo dell'anno precedente il saldo primario era ammontato a 14.921 milioni, con un'incidenza positiva sul Pil del 3,9%. Nei primi nove mesi del 2009 il saldo primario risulta negativo e pari allo 0,8% (+2,3% nello stesso periodo dell'anno precedente).
Nel terzo trimestre il saldo corrente è risultato negativo e pari a 940 milioni di euro, contro un valore positivo di 6.499 milioni di euro nel corrispondente trimestre del 2008. Complessivamente nei primi nove mesi dell'anno il saldo corrente in rapporto al Pil è negativo e pari al 2,3%, contro il +0,3% dello stesso periodo del 2008.
Gli occupati maschi a novembre erano 13.689.000 unità con un calo di 24.000 unità rispetto a ottobre e di 261.000 rispetto a novembre 2008. Le femmine occupate a novembre erano 9.187.000 con un calo di 20.000 unità rispetto a ottobre e di 127.000 rispetto a novembre 2008. I disoccupati uomini sono 1.088.000 (+31.000 rispetto a ottobre e +211.000 rispetto a novembre 2008) mentre le donne che cercano lavoro sono 990.000 in calo di mille unità rispetto a ottobre, anche a causa dell'effetto scoraggiamento, e in aumento di 130.000 unità rispetto a novembre 2008. A patire gli effetti della crisi sono soprattutto i giovani che registrano un tasso di disoccupazione nella fascia tra i 15 e i 24 anni del 26,5% superiore a tre volte quello complessivo pari all'8,3% registrato nel periodo.
Sul fronte conti pubblici, l’Istituto nazionale di Statistica rileva che nei primi nove mesi del 2009 il deficit delle pubbliche amministrazioni è stato pari al 5,2% contro il 2,8% dello stesso periodo del 2008. Nel terzo trimestre l'indebitamento netto è stato pari al 3,3% (nel corrispondente trimestre del 2008 era stato dell'1,3%).
Secondo le rilevazioni dell'Istat contenute nel conto economico trimestrale delle amministrazioni pubbliche relativo al terzo trimestre, l'indebitamento al netto degli interessi passivi, è risultato positivo e pari a 2.244 milioni con una incidenza positiva sul Pil dello 0,6%. Nello stesso periodo dell'anno precedente il saldo primario era ammontato a 14.921 milioni, con un'incidenza positiva sul Pil del 3,9%. Nei primi nove mesi del 2009 il saldo primario risulta negativo e pari allo 0,8% (+2,3% nello stesso periodo dell'anno precedente).
Nel terzo trimestre il saldo corrente è risultato negativo e pari a 940 milioni di euro, contro un valore positivo di 6.499 milioni di euro nel corrispondente trimestre del 2008. Complessivamente nei primi nove mesi dell'anno il saldo corrente in rapporto al Pil è negativo e pari al 2,3%, contro il +0,3% dello stesso periodo del 2008.