Crisi, Confindustria: la ripresa si consoliderà da fine anno

Economia
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La ripresa economica si sta consolidando e il recupero è esteso al comparto dei servizi anche se per le attività industriali resta un divario ampio rispetto ai livelli pre-crisi che sarà lungo da recuperare. La diagnosi del Centro Studi di Confindustria

E' prossimo il consolidamento della ripresa. Dopo il rimbalzo più forte dell'atteso del Pil mondiale nel terzo trimestre, gli indici congiunturali puntano al consolidamento della ripresa tra fine 2009 e inizio 2010. E' quanto rileva il Centro Studi Confindustria.

"In Italia la produzione industriale risale: +1,6% in ottobre e +1% in novembre dopo il -5,3% di settembre. I livelli restano bassi: -20,8% dai massimi pre-crisi pero' il miglioramento delle aspettative di produzione delle imprese anticipa ulteriori aumenti di attività a inizio 2010".
Ordini e fatturato oscillano su bassi valori. Più in generale l'anticipatore Ocse è in forte e diffuso rialzo da febbraio ed è sopra la media di lungo periodo.

Il Pmi manifatturiero negli Usa a ottobre è salito ai massimi dal giugno 2007; nell'eurozona a novembre è al top da marzo 2008. Il recupero è esteso anche al terziario, ma nell'industria il divario rispetto ai valori pre-crisi rimane molto più ampio e lungo da colmare, a fronte dell'accresciuta concorrenza internazionale sia tra paesi industriali che si trovano nelle medesime condizioni sia dagli emergenti. L

a persistente debolezza del dollaro, cui è agganciato lo yuan cinese, rende più arduo lo scenario competitivo per l'eurozona. Il rialzo delle materie prime, se conferma la migliorata domanda globale di manufatti, erode i margini di profitto già compressi nei sistemi, come la Germania e l'Italia, dove la crisi ha provocato una più marcata caduta della produttivita'. In Italia il balzo estivo della produzione industriale (+4%) ha lasciato il posto a una graduale risalita in ottobre-novembre, mentre restano deboli ordini e fatturato; le attese di produzione delle imprese puntano a nuovi incrementi nei prossimi mesi, partendo da livelli sempre molto bassi.

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