La crisi costa cara soprattutto ai lavoratori americani. Sono ormai 22 mesi che negli stati Uniti si susseguono licenziamenti. L'unica nota positiva è che la tendenza è in pieno rallentamento
L'economia statunitense a ottobre ha perso 190.000 posti di lavoro, più dei 175.000 previsti dagli economisti. Il tasso di disoccupazione è salito al 10,2%, ai massimi da 26 anni a questa parte. Sono ormai 22 mesi consecutivi che negli Stati Uniti si perdono posti di lavoro, anche se ora il calo si è rallentato rispetto ai picchi dei mesi precedenti. Dall'inizio della crisi e cioè dal dicembre 2007 i posti persi sono finora stati 7,3 milioni. L'unico dato positivo è che il dipartimento al Lavoro ha riveduto al ribasso le perdite di posti ad agosto e settembre.