Da un'indagine della Cgia di Mestre emerge che sono le donne le più instabili e che le regioni del sud sono quelle che soffrono di più dell'instabilità del mercato del lavoro
Sono oltre 3,5 milioni di persone, e in maggioranza sono donne (58,7%), i precari in Italia. Questo esercito di lavoratori instabili è presente soprattutto nelle regioni del Sud. Lo afferma un'indagine della Cgia di Mestre. Nell'identikit del precario italiano la Cgia inserisce i dipendenti a termine involontari, i dipendenti part time involontari, i collaboratori che presentano contemporaneamente tre vincoli di subordinazione e i liberi professionisti e lavoratori in proprio - le cosiddette Partite Iva - che presentano contemporaneamente tre vincoli di subordinazione.