Fiat-Opel, con l'accordo produzione giù del 22%

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Il piano approntato da Marchionne per la fusione tra le due case non prevederebbe la chiusura di impianti. Ma la stampa tedesca insiste: a rischio lo stabilimento di Termini Imerese e quello della Pininfarina a San Giorgio Canavese

Fiat-Opel, l'accordo non prevederebbe la chiusura ma il ridimensionamento degli stabilimenti. Secondo il quotidiano La Repubblica, il piano presentato a Berlino dall'ad del Lingotto, Sergio Marchionne, prospetterebbe una riduzione del 22% della capacità produttiva negli impianti delle due case in tutta Europa. Ma la stampa tedesca insiste con l'ipotesi chiusura e scrive che i due stabilimenti interessati sarebbero quello Fiat di Termini Imerese e quello della Pininfarina a San Giorgio Canavese, mentre per l'impianto Fiat di Pomigliano sarebbero previsti forti tagli.

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