Una stangata da 12,5 milioni di euro. Dovranno pagarla le maggiori aziende italiane, sanzionate dall'autorità per aver "messo in atto un'intesa restrittiva della concorrenza", finalizzata a concertare gli aumenti del prezzo di vendita
Per il Garante le società Amato, Barilla, Colussi, De Cecco, Divella, Garofalo, Nestlè, Rummo, Zara, Berruto, Delverde, Granoro, Riscossa, Tandoi, Cellino, Chirico, De Matteis, Di Martino, Fabianelli, Ferrara, Liguori, Mennucci, Russo, La Molisana, Tamma, Valdigrano, insieme all'Unipi, Unione Industriali Pastai Italiani, hanno "posto in essere un'intesa restrittiva della concorrenza" finalizzata a concertare gli aumenti del prezzo di vendita. I produttori fanno sapere che ricorreranno contro la decisione: "Nessuna intesa, agiremo nelle sedi competenti".
LEGGI IL COMUNICATO DELL'AUTORITA' GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO
LA COMUNICAZIONE DEL GRUPPO BARILLA
IL DOCUMENTO DEL SINDACATO DEI CONSUMATORI ADOC
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